Borso del Grappa, accertamenti tecnici sul deltaplano con cui ha trovato la morte Federico Baratto lo scorso sabato

Federico Baratto ha dimenticato di agganciarsi o c’è stato un problema tecnico al deltaplano? Questo il quesito al quale la procura di Treviso intende dare una risposta.

Per questo il sostituto procuratore Anna Andreatta potrebbe disporre, nelle prossime ore, un accertamento tecnico sul deltaplano con il quale ha trovato la morte il 52enne di Padova sabato 8 maggio sul Col del Puppolo a Borso del Grappa.

Baratto, istruttore di volo libero, stava decollando in tandem con una 28enne triestina, alla sua prima esperienza.

Pilota esperto, dotato di brevetti da accompagnatore, potrebbe essere rimasto vittima di una distrazione.

Dopo aver agganciato la giovane al deltaplano, avrebbe infatti dimenticato di assicurare anche se stesso al mezzo.

Così quando, presa la ricorsa, i due si sono staccati dalla pedana a circa 850 metri d’altezza, Baratto è subito scivolato rimanendo aggrappato alla sbarra del deltaplano. Ha provato a resistere quanto ha potuto con la forza delle braccia.

Pochi secondi dopo il decollo ha perso la presa ed è precipitato per oltre 300 metri scomparendo in una zona boschiva.

La giovane si è così ritrovata da sola, incapace di pilotare il deltaplano, che si è impennato ed è precipitato. A salvare la 28enne, rimasta praticamente illesa, i rami degli alberi ai quali si è agganciata la vela. È stata recuperata dai mezzi del soccorso alpino.

Una tragedia che è stata videoripresa da uno dei tanti appassionati di volo libero presenti e il video è stato acquisito dagli inquirenti.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati