Caorle, la Madonna dell’Angelo è tornata “a casa”. Restauro, ora tocca al campanile

Il Santuario della Madonna dell’Angelo con il campanile: ora tocca a quest’ultimo essere restaurato

Procede a ritmo spedito il restauro del Santuario della Madonna dell’Angelo di Caorle, punto di riferimento per moltissimi fedeli, non solo del Patriarcato di Venezia a cui l’incantevole città di mare appartiene.

Terminato ormai da molti mesi il restauro degli esterni dell’edificio sacro, nel corso della settimana che si conclude oggi domenica è “tornata a casa” la statua della Madonna con Bambino che era stata trasferita temporaneamente nel vicino Duomo di Santo Stefano per consentire i lavori all’interno del santuario.

Il “trasloco” della Madonnina del Mare è avvenuto venerdì con una processione, come sempre molto sentita e partecipata, che ha accompagnato la statua nella sua collocazione abituale, dove i fedeli che arrivano da ogni dove possono nuovamente venerarla dopo che, come spiega la parrocchia del Duomo di Caorle nella sua pagina Facebook, “l’abside, l’altare, i marmi e le pitture sono stati riportati all’antico splendore dopo i restauri interni degli ultimi mesi”. Tra i primi a godere del restauro agli interni c’è stata una giovane coppia che ieri sabato si è unita in matrimonio proprio all’interno del Santuario.

La statua della “Madonnina del Mare” è tornata al suo posto da pochi giorni

Sempre la parrocchia dà, via social, un’altra buona notizia: “Si concluderà prima dell’estate anche il restauro interno ed esterno del vicino campanile”, e intanto “continua la raccolta delle offerte per i futuri restauri interni della restante parte della navata del Santuario all’IBAN intestato alla Parrocchia S. Stefano Protomartire: IT 53 T 08904 36020 05300000 1156 con causale “restauro santuario””.

Il conto dedicato è aperto nella filiale di Caorle di Banca Prealpi SanBiagio, in prima linea per il restauro fin dal suo inizio. “Siamo uno degli attori principali del restauro del santuario – conferma Luca De Luca, vicepresidente vicario dell’istituto di credito con sede a Tarzo – edificio che caratterizza Caorle perché è un simbolo conosciuto a livello internazionale, un punto di riferimento visivo e religioso per moltissime persone. Tra le nostre attività c’è anche quella di sostenere il recupero del patrimonio architettonico, storico e culturale del territorio. Ci siamo visti coinvolti e sentiti di partecipare in maniera importante a questo progetto anche per la storia che ci lega a Caorle, una delle città che vedono la presenza delle nostre filiali e hanno anche una base sociale molto importante e storica. Credo che queste siano tra le motivazioni principali che ci hanno coinvolto e ci coinvolgeranno anche nel prosieguo dei lavori, previsti in stralci. Per contribuire al restauro c’è il conto corrente dedicato presso la filiale di Caorle, tramite il quale ognuno ha la possibilità di contribuire anche all’ultima fase del restauro”.

Il panel con informazioni preziose sul restauro del santuario e su come contribuire ad esso

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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