Caro bollette ed emergenza sociale, Zaia: “500 mila persone vivono sotto la soglia di povertà. Mettere in sicurezza la comunità è l’obiettivo dei prossimi mesi”

Dopo l’emergenza da Covid-19, ora a far preoccupare è una nuova problematica, stavolta legata al caro energia, una questione destinata ad aggravarsi nei prossimi mesi, in assenza di eventuali contromisure, con ricadute importanti anche sul tessuto sociale.

A confermare tale scenario è stato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia il quale ieri, in occasione del taglio del nastro della residenza per anziani ristrutturata “Bon Bozzolla” di Farra di Soligo, ha affermato che l’attenzione della Regione stessa nei prossimi mesi sarà principalmente spostata sul sociale.

Una decisione presa sulla base dei dati poco confortanti che ci sono attualmente in relazione alle condizioni economiche delle famiglie e che segna il passaggio a un’altra forma di emergenza, dopo quella sanitaria.

“Ci sono ancora delle difficoltà – ha dichiarato Zaia –. In un anno i costi dell’energia sono aumentati del 400% e 500 mila persone vivono sotto le soglie della povertà: altre famiglie potranno arrivare a questa situazione“.

“Nei prossimi mesi ci concentreremo sul sociale: sostenere le famiglie significa sostenere la comunità” ha proseguito Zaia, specificando che attualmente gli aiuti riguardano la frequenza degli asili nido, ma ne giungeranno anche altri per le persone non autosufficienti.

“Da qui ai prossimi mesi l’idea è di mettere in sicurezza la comunità”, ha ribadito il presidente della Regione.

Nel frattempo, diversi Comuni stanno diffondendo avvisi pubblici relativi alla concessione di voucher destinati alla frequenza dei servizi della scuola primaria (0-3 anni), mediante l’applicazione sperimentale del “Fattore famiglia”, secondo un progetto regionale.

Il voucher non andrà a sostituire gli interventi di competenza del Comune e sarà cumulabile con altri aiuti con le stesse finalità.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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