Grandine di marzo, Coldiretti Veneto in allerta: “Fenomeno anomalo, allarme gelate”

La grandinata di ieri
La grandinata di ieri

La grandine di ieri, mercoledì, caduta a macchia di leopardo sul territorio veneto e con modalità diverse (chicchi grossi nel Veneziano, ridotti e fitti nel Padovano, intermittenti e localizzati nel Trevigiano) conferma ancora una volta le anomalie legate al clima.

“Dopo un mese di febbraio privo di piogge, che ha acuito lo stato di crisi idrica derivato dall’anno 2022 particolarmente siccitoso – rileva Coldiretti Veneto -, ieri si sono manifestati alcuni rovesci intensi accompagnati da pioggia ghiacciata”.

“Un fenomeno, questo, per il mese di marzo imprevedibile e che, per il momento, visto che gran parte dei fruttiferi non sono in piena fioritura non ha determinato danni di rilievo alle coltivazioni. Da monitorare – continua Coldiretti Veneto – le eventuali gelate tardive che nei prossimi giorni, con l’avanzare della maturità vegetativa, possono determinare perdite rilevanti in assenza di meccanismi di difesa attiva (come l’irrigazione antibrina)”.

“Nel 2021 – ricorda Coldiretti Veneto – il drastico calo delle temperature ai primi di aprile arrecò danni per quasi 100 milioni di euro alle piante da frutto”.

Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso

Secondo Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso, “anche ieri abbiamo avuto un assaggio del rischio che dopo un periodo di siccità piuttosto lungo arrivino bombe d’acqua oppure grandinate fuori stagione che non sono sicuramente un buon segnale e un buon inizio di stagione. Ci si augura che appena possibile si possa arrivare a una stabilizzazione del clima, perché non è possibile stare mesi senza pioggia e poi trovarci con acquazzoni che creano danni invece di aiutare il mondo agricolo e non solo a portare avanti una stagione che ormai da qualche mese è sempre più critica, con una mancanza d’acqua che ormai sta diventando cronica”.

(Foto: Coldiretti Veneto).
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