Cresce l’attesa per l’approvazione del nuovo decreto da parte del Consiglio dei Ministri e il presidente della Regione Veneto ha precisato che non si può parlare di “riapertura” perché non siamo nella situazione di maggio dell’anno scorso dove, dopo il lockdown, si è riaperto tutto con gradualità.
Le “riaperture”, infatti, interesseranno solo alcune attività rimaste chiuse in questo ultimo periodo e lo scenario è diverso rispetto al 2020: ora si stanno facendo le vaccinazioni contro il Covid, ci sono i nuovi protocolli di cura oltre agli anticorpi monoclonali che aiutano in questa battaglia contro il Coronavirus.
Il governatore Luca Zaia ha ricordato che le Regioni italiane hanno presentato al governo le linee guida costruite con i vari direttori delle Prevenzioni regionali: per i ristoranti si è parlato di regole ferree e di introduzione di test fai da te ma il governo sembra voler andare avanti con i locali aperti solo negli spazi esterni.
Zaia ha detto che bisogna guardare in faccia la realtà perché è iniziata la fase di convivenza con il virus; rispetto al tema del coprifuoco, invece, il governatore spera che si possano rivedere gli orari, agevolando la ripartenza del settore della ristorazione con misure più equilibrate (è stato fatto l’esempio della ricevuta del ristorante da presentare in caso di controlli per il coprifuoco).
Il Veneto va avanti con la campagna vaccinale e dalla prossima settimana arriveranno 50 mila dosi in più di vaccino contro il Covid a settimana.
Entro due settimane si potrebbero chiudere le vaccinazioni agli ultrasettantenni e poi si passerà alla fascia 60-69 anni: se non ci saranno sorprese, prima dell’estate il Veneto potrebbe mettere in sicurezza tutti gli over 60 con le vaccinazioni.
Il presidente della Regione Veneto non ha nascosto la sua preoccupazione per il turismo, soprattutto per l’ipotesi di riaprire i parchi tematici solo il primo luglio.
In Veneto i parchi tematici sono elementi di attrazione molto importanti per l’economia della Regione e per Zaia va chiarito fin da subito il tema delle quarantene, altrimenti si perdono tutti i turisti che sceglieranno altre realtà dove è più comodo arrivare.
La programmazione delle vacanze è fondamentale e per Zaia il turista straniero vaccinato non deve fare la quarantena.
Il presidente della Regione Veneto ha affermato che è evidente l’impegno del governo ma si poteva fare di più, anche se c’è ancora tempo per rivedere alcuni aspetti del decreto.
Rispetto al tema delle scuole superiori, invece, il decreto dovrebbe prevedere la didattica in presenza nelle zone gialle e arancioni dal 60% al 100%, nelle zone rosse dal 50% al 75%.
Questi i dati di oggi, mercoledì 21 aprile 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 4.870.798 tamponi molecolari, 4.181.625 test rapidi, 54.323 tamponi nelle ultime 24 ore, 1.094 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 403.971 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 24.593 positivi in questo momento, 1.685 ricoverati totali per Covid (43 in meno di ieri) di cui 236 terapie intensive Covid (11 in meno di ieri) e 1.449 ricoverati in area non critica (32 in meno di ieri), 270 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.159 morti in totale (20 morti in più di ieri) e 19.868 pazienti dimessi dagli ospedali.
La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 2,01%.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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