“Giappone. Impressioni di fine Ottocento”: a Villorba apre oggi al pubblico la mostra di immagini del collezionista Guarnieri

L’interesse dei trevigiani per il Giappone non accenna a diminuire e anche chi cura e organizza mostre ed eventi nella Marca Trevigiana ha compreso il magnetismo di questa nazione straordinariamente affascinante per i suoi richiami culturali, estetici, culinari e spirituali. Proprio per questo oggi, sabato 20 aprile 2019, apre al pubblico una nuova mostra dedicata alla fotografia giapponese di fine Ottocento, ospitata negli spazi della Barchessa di Villa Giovannina, in via della Libertà 2 a Carità di Villorba.

L’esposizione, prodotta da Artika e organizzata dal Comune di Villorba, sarà visitabile fino al 9 giugno 2019. La mostra presenta una selezione di immagini fotografiche provenienti dalla straordinaria collezione del collezionista trevigiano Valter Guarnieri che, nel corso di molti decenni, ha raccolto centinaia di opere d’arte provenienti dall’estremo Oriente.

Contemporaneamente all’esposizione di Villorba, uno spaccato importante della collezione di Guarnieri si trova esposto anche a Casa dei Carraresi a Treviso, dando la possibilità agli appassionati di cultura nipponica di visitare, nella stessa giornata, due mostre sul Giappone che si trovano a pochi chilometri di distanza.

La mostra presenta una selezione di 66 fotografie all’albumina, perlopiù inedite, prodotte in diversi studi fotografici giapponesi. Tra gli autori troviamo alcuni grandi interpreti come Kusakabe Kimbei (1861-1934), fotografo pittorialista della “Scuola di Yokohama”, e Felice Beato (1832-1909), tra i primi autori occidentali ad entrare in Giappone, Paese in cui aprì il proprio studio. Tra i suoi assistent Beato ha avuto, oltre a Kimbei, anche Raimund von Stillfried (1839-1911). Altro importante interprete del genere è Adolfo Farsari (1841-1898), vicentino che testimonia il rapporto privilegiato dell’Italia con il paese del Sol Levante.

Tra i temi della mostra spicca quello della natura rigogliosa e variegata del Giappone, soprattutto nel periodo che va da marzo a maggio, quando si compie l’hanami: la pratica di “contemplazione” della fioritura dei ciliegi. Anche il mare, concepito nella sua versione distruttiva e pacifica, sarà uno dei protagonisti insieme ai vulcani, come il celebre Monte Fuji, che sono un elemento naturale di grande rilevanza per la cultura e per la spiritualità giapponesi.

La mostra è suddivisa in diverse sezioni. La prima sezione avrà un focus sulla figura della geisha mentre la seconda sezione è dedicata alla vita quotidiana con richiami alla raccolta del tè, passando per la preparazione dei pasti e per le tecniche di filatura, fino ai passatempi come le passeggiate domenicali.

La terza sezione si concentrerà sulla vita spirituale del Sol Levante; la quarta e la quinta sezione valorizzeranno il paesaggio giapponese per finire con la sesta ed ultima sezione dedicata all’hanami – letteralmente “ammirare i fiori” – la poetica consuetudine giapponese di riunirsi all’inizio della primavera per ammirare, in particolar modo, i fiori di ciliegio.

La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì, dalle ore 15 alle 20, e nelle giornate di sabato, domenica e nei festivi dalle ore 10 alle ore 20.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Artika).
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