Oggi la Giornata mondiale contro il Papillomavirus (HPV). Lanzarin: “Screening e vaccino proteggono con efficacia”

Oggi la Giornata mondiale contro il Papillomavirus (HPV)
Oggi la Giornata mondiale contro il Papillomavirus (HPV)

“Ad oggi nel Veneto il 77% delle ragazze nate tra il 1996 ed il 2009 ha aderito alla proposta vaccinale contro il papilloma virus (HPV), ed il 74% ha già completato il ciclo vaccinale. I ragazzi nati tra il 2004 e il 2009, hanno aderito nel 72% dei casi e hanno già completato il ciclo vaccinale per il 66%.

Per quanto riguarda lo screening, nel 2021 nella Regione Veneto sono state invitate allo screening della cervice più di 323 mila donne, delle quali hanno aderito all’invito circa in 169 mila. Nello stesso anno, in circa 5.700 donne sono stati effettuati degli approfondimenti di secondo livello, e nel 13% di tali donne è stata identificata una lesione precancerosa.

Grazie al forte impegno delle ULSS nelle azioni di recupero del ritardo accumulato a causa della pandemia COVID-19, e alla buona risposta della popolazione invitata, l’attività dei programmi di screening è tornata ai livelli pre pandemici”.

Questi inediti e significativi dati sono stati diffusi dall’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin, come segno di partecipazione attiva alla Giornata Mondiale contro il papilloma virus di oggi 4 marzo.

“L’HPV – ricorda la Lanzarin – è la causa più frequente di infezione trasmessa per via sessuale ed è responsabile di malattia sia nelle persone di genere maschile sia femminile. L’HPV non è un’infezione che colpisce esclusivamente la salute della donna ma riguarda anche quella dell’uomo.

Nel Veneto esistono efficaci strumenti di prevenzione che possono aiutarci a debellare la malattia. Siamo tra le prime regioni in Italia ad aver dato vita a percorsi di vaccinazioni mirate per fasce d’età, dedicati non solo alle donne, che hanno visto una massiccia adesione. Anche il Veneto partecipa alla giornata dedicata alla consapevolezza dell’infezione da Papillomavirus Umano (HPV), un’occasione per conoscere quest’infezione e gli strumenti di prevenzione a disposizione dei cittadini veneti”.

Esistono oltre 100 tipi di papillomavirus, differenziati in base al genoma. Alcuni sono responsabili di lesioni benigne come i condilomi (specie i tipi 6 e 11), altri (specie i tipi 16 e 18) rappresentano la principale causa del tumore al collo dell’utero, ma sono responsabili anche di alcuni tumori in altre sedi, come vulva, vagina, pene, ano e oro-faringe.

Il tumore al collo dell’utero è la prima neoplasia ad essere riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità come totalmente riconducibile all’ infezione da HPV e, quindi, eliminabile attraverso una efficace strategia basata sulle vaccinazioni e sulla diagnosi precoce, con due strumenti di consolidata efficacia ci aiutano nel prevenire l’infezione e l’insorgenza del tumore al collo dell’utero: la vaccinazione anti-HPV e lo screening per il tumore della cervice uterina.

(Foto: Wikipedia).
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