Giorno del Ricordo, Villanova: “Nessuna onorificenza a chi si è macchiato di delitti”. Rizzotto: “Lavoriamo per una memoria davvero condivisa”

“Chiediamo la revoca delle onorificenze italiane al dittatore che ha insanguinato la storia d’Italia. Sono trascorsi diciotto anni da quando il Parlamento italiano ha istituito il 10  febbraio quale “Giorno del Ricordo” per conservare e rinnovare la memoria della tragedia  degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, per ricordare l’esodo dalle loro case. Una data che riporta alla mente un momento molto buio del nostro Paese e che per questo non bisogna dimenticare né lasciarlo passare in sordina. Oggi purtroppo c’è ancora qualcuno che, nonostante gli accadimenti di allora e le pagine di storia, si ostina a negare una verità scomoda, ma noi non glielo permetteremo”.

Sono queste le parole di Alberto Villanova, consigliere regionale pievigino e presidente dell’intergruppo Lega-Liga Veneta, per il Giorno del Ricordo, che si celebra come ogni anno il 10 Febbraio.

“Come Lega abbiamo chiesto la revoca delle onorificenze italiane al maresciallo Tito – spiega Villanova – non si possono dimenticare i reati con i quali i partigiani titini si macchiarono, facendo sparire nelle cavità del Carso degli innocenti, colpevoli solo di essere italiani. Altrettanto assurdo è stato il silenzio di una parte politica sulle atrocità e sui delitti compiuti dal maresciallo Tito”.

“Ci fu persino chi creò narrazioni distorte sugli esuli istriani – riprende Villanova – giuliani e dalmati, accusati di colpe assurde. Senza dimenticare il “Treno della vergogna”, il convoglio che nel 1947 trasportò ad Ancona chi proveniva dal quarto convoglio marittimo di Pola, carico di esuli italiani che al termine della seconda Guerra mondiale furono costretti ad abbandonare i loro paesi. Treno che venne preso a sassate da giovani che sventolavano la bandiera rossa con falce e martello, mentre altri lanciarono pomodori e sputarono sui loro connazionali, alcuni buttarono addirittura il latte, destinato ai bambini in grave stato di disidratazione, sulle rotaie. Una vergogna nella vergogna, che oggi non dobbiamo dimenticare: il giorno del Ricordo è un momento per riflettere sulla necessità di cercare sempre, fino in fondo, la verità storica, perché certe atrocità non vengano mai più commesse” conclude Villanova.

Anche Silvia Rizzotto, consigliere regionale asolana del gruppo Lega-Liga, interviene sul Giorno del Ricordo: “La tragedia delle foibe e degli esuli dalmati è una pagina di storia che troppo a lungo è stata lasciata nelle viscere del Carso, al pari dei corpi degli innocenti che vi perirono. E’ compito e dovere di ogni istituzione, da un lato, sostenere chi porta avanti il ricordo degli eccidi perpetrati ai danni degli italiani, e dall’altro, tenere sempre la guardia alta verso chi continua a giustificare quell’ingiusto massacro. La norma del 2004, oltre ad essere giunta nel nostro Paese dopo decenni di silenzio ed omissioni, esorta le Istituzioni e le scuole a fare luce su questi eventi. La strada verso il raggiungimento di una memoria davvero condivisa va costruita passo per passo, non solo oggi.

Perché se è vero, come è vero, che il dramma delle foibe è finalmente comparso sui libri di storia, nei documentari televisivi o sui nomi di piazze e strade di tante nostre città, è altrettanto vero che parliamo di un cammino in salita, dove ancora oggi alcune influenze ideologiche del passato tendono a prevaricare il dibattito franco ed onesto.

Per questo oggi è fondamentale riflettere sul valore storico, sociale, umano e culturale del 10 Febbraio” conclude la consigliere regionale.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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