“Lasciamo agli altri la convinzione di essere i primi. Noi ci teniamo la certezza di poter sempre migliorare” era una delle frasi preferite dell’imprenditore Andrea Riello, presidente della Riello Sistemi, un’azienda da mezzo migliaio di collaboratori con sede a Verona, operante nel settore delle macchine transfer a tavola rotante. Presidente dal 2005 al 2009 di Confindustria Veneto, Riello è mancato ieri martedì mentre si trovava nella sua azienda, a lavorare.
A partire da Paderno del Grappa, paese dov’è cresciuto, lo hanno ricordato molti imprenditori e amministratori in tutt’Italia che l’hanno conosciuto per il suo posto nel consiglio nazionale in Confindustria: in quel contesto aveva lavorato anche con Montezemolo, Benetton e Ferragamo, eletto come ambasciatore del Made in Italy.
Da giovane Andrea Riello aveva frequentato l’Istituto Filippin, ora La Salle International, e si era poi laureato all’università Ca’ Foscari in Economia aziendale con un potenziamento in Scienze finanziarie, svolgendo anche un periodo di studi all’estero in Belgio e in Inghilterra per calibrare le proprie competenze. Una volta tornato aveva iniziato la propria gavetta in un’azienda di dimensioni famigliari, con mille metri quadri di uffici e quattromila di officina, per poi iniziare, mattone dopo mattone, a costruire il proprio colosso industriale, la Riello Sistemi, di cui era ancora presidente.
Tra le tante autorità che l’hanno ricordato, anche il presidente della regione Veneto, Luca Zaia: “Andrea Riello era un imprenditore di grande valore e visione, capace di creare un’impresa leader nel suo settore”. I funerali si terranno domani giovedì 15 settembre alle ore 15 nel Duomo di Verona: nonostante l’imprenditore si fosse trasferito in città subito dopo gli studi e nutrisse per la “città degli innamorati” una profonda venerazione, c’è chi a Paderno del Grappa e nella vicina Crespano lo ricorda ancora, stringendosi al cordoglio della moglie Pinuccia e delle due figlie Veronica e Isabella.
(Foto: Riello Sistemi).
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