“I gatti di Istanbul” protagonisti del documentario di Mario Cimarosti domani nel programma tv di Licia Colò

“I gatti di Istanbul” protagonisti del documentario di Mario Cimarosti
“I gatti di Istanbul” protagonisti del documentario di Mario Cimarosti

Il documentario “I gatti di Istanbul”, realizzato dallo scrittore, fotografo e viaggiatore veneziano-bellunese Mario Cimarosti, sarà protagonista della puntata di domenica 5 marzo, alle ore 15.15, della trasmissione “Il Mondo Insieme” su TV2000 con Licia Colò.

Cimarosti, che ha la mamma di Alpago e il papà veneziano, negli ultimi anni si è fatto conoscere grazie al libro “Ai confini dell’Asia-Avventure e incontri tra zar, sultani e maioliche”, presentato anche in diversi Comuni dell’Alta Marca Trevigiana.

Quando non era possibile affrontare dei viaggi internazionali a causa del Covid, in molti hanno comunque sognato grazie agli incredibili racconti delle sue esperienze in Russia (Transiberiana compresa), Mongolia, Cina, Uzbekistan, Azerbaijan, Georgia, Armenia e Turchia. 

Ed è proprio in Turchia, precisamente a Istanbul, che il moderno “Marco Polo” ha incontrato dei gatti molto fortunati, perché amati e rispettati da tutte le persone.

Mario Cimarosti e Licia Colò

Nella città turca, l’antica Costantinopoli, i gatti sono liberi di muoversi tra i cittadini e i turisti e godono di una considerazione che difficilmente si riscontra in altri angoli del mondo.

Chi ha avuto la fortuna di visitare la metropoli euro-asiatica, avrà sicuramente incontrato tanti mici sonnecchiare tra i divanetti dei locali o impegnati a godersi il sole accanto agli splendidi monumenti visitati da milioni di turisti ogni anno.

Queste scene rappresentano la pura normalità in una città che aveva fatto parlare di sé anche per le iniziative a favore dei cani randagi: nelle vie della città, infatti, non è raro trovare degli abbeveratoi e dei distributori di mangime pensati proprio per loro.

Tutto questo verrà raccontato da Cimarosti con la sensibilità del viaggiatore che vuole scoprire non solo le principali mete turistiche del pianeta, ma soprattutto i luoghi meno conosciuti e battuti dal turismo di massa.

Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si era accorto del grande lavoro fatto dal viaggiatore veneto, dedicandogli un post nei suoi social ufficiali.

“Mario Cimarosti è un veneto di Marcon – si legge in una nota social pubblicata lo scorso 28 gennaio dal governatore -, che recentemente ha attraversato la Via della Seta da Venezia fino in Cina, sulle orme di Marco Polo. Originario dell’isola di Murano, figlio di un artista vetrario e di un’alpagota, ha percorso 24.441 chilometri partendo da Venezia. Russia, Siberia, Mongolia, Cina, Uzbekistan, Armenia, Georgia, Azerbaijan, Turchia sono i luoghi che ha attraversato”. 

“Ma è in particolare in Azerbaijan – continua -, a migliaia di chilometri da casa, che arriva la sorpresa: Mario scorge il vetro di Murano sulle vetrate del Palazzo del Khan, tra le montagne nella splendida via della seta. Lì, pur lontanissimo dal nostro Veneto, grazie ai vetrai muranesi si è sentito più vicino a suo padre e a casa”.

“Di questa avventura Mario ha scritto in un libro – conclude -, raccontandola in numerose trasmissioni tv. E oggi promette che continuerà a esplorare i Paesi, scrivendone le meraviglie, senza dimenticare le sue origini, alla scoperta delle tracce di storia veneta nel mondo”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata e Instagram).
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