Veneto, Zaia ha firmato l’ordinanza contro lo spreco idrico. “Per ora niente razionamenti. Ci stiamo informando su come desalinizzare l’acqua marina”

Il Piave a secco
Un tratto del fiume Piave

Le piogge di oggi martedì non sono sufficienti a ribaltare la situazione che da mesi la Regione Veneto sta vivendo dal punto di vista della crisi idrica.

Come ha annunciato il presidente della giunta regionale Luca Zaia a margine degli eventi dello scorso fine settimana, il Veneto va verso un’ordinanza per la limitazione dell’acqua sul territorio regionale.

La siccità e la mancanza di piogge degli ultimi mesi preoccupano le autorità regionali in vista dell’estate 2023, che si annuncia ancora più critica di quella dello scorso anno.

Noi non possiamo più permetterci di sprecare acqua – ha affermato Zaia -, siamo in una situazione assolutamente tragica e problematica. Penso che il tema del razionamento si stia avvicinando sempre di più. Faccio quindi un appello ai cittadini, a prescindere dall’ordinanza, a stare veramente attenti al risparmio della risorsa idrica, evitando ogni tipo di spreco perché anche il piccolo bicchiere d’acqua sprecato, nella montagna di bicchieri, riempie i laghi”.

“Questo è un anno particolare – ha aggiunto il governatore -, ci sono i cambiamenti climatici però abbiamo avuto annate così secche anche in passato. Bisogna capire che il mondo va verso il risparmio della risorsa idrica anche da un punto di vista etico. A mio avviso il governo deve predisporre un ‘Piano Marshall per l’agricoltura’ e per le risorse idriche”.

“Spero che a livello nazionale si decida di finanziare un grande piano – aggiunge – e che si possa andare avanti con la pulizia degli invasi alpini, delle dighe artificiali o dei laghi. Dobbiamo decidere di utilizzare le cave in pianura, di essere autorizzati a farlo, per farle diventare una rete di invasi per l’agricoltura. Bisogna finanziare il mondo dell’agricoltura per contrastare la dispersione della risorsa idrica”.

Zaia ha parlato anche del tema della desalinizzazione dell’acqua del mare: “Mi sono già informato sulle modalità che utilizzano gli israeliani per la desalinizzazione dell’acqua del mare – conclude -. Abbiamo realtà come Dubai che ‘vive’ di acqua del mare desalinizzata. Penso che il vero tema sia uno: l’apporto di energia, perché questo processo non ha un’economia circolare. Potremmo farlo diventare in economia circolare pensando che l’acqua ci manca nelle stagioni nelle quali c’è il sole. Dovremmo quindi approfittare dell’energia solare per trasformarla in energia che va a desalinizzare l’acqua del mare. Se dovessimo riuscire a fare questo, avremmo una risorsa inesauribile come il mare”.

L’anno scorso il Veneto ha fatto delle sperimentazioni in tal senso sul fiume Po, visto che la siccità fa risalire il cuneo salino.

AGGIORNAMENTO DELLE 18.40: La Regione Veneto ha informato che “il presidente Luca Zaia ha firmato oggi un’ulteriore ordinanza relativa alla carenza di disponibilità idrica nel territorio, contenente azioni regionali a tutela della risorsa idrica. “Siamo ancora – ha detto Zaia – a un livello di allerta che non richiede di imporre razionamenti, punto al quale speriamo di non arrivare. Tramite questa ordinanza intendo sensibilizzare con un atto formale i cittadini e tutte le istituzioni sulla necessità di non sprecare acqua in nessun modo, intervenendo, fra le altre misure, nell’irrigazione dei giardini, chiudendo i pozzi a gettata continua, evitando sprechi nelle acque ad uso pubblico. Per quanto riguarda l’aspetto agricolo – aggiunge il presidente – purtroppo sappiamo che a causa di una rete datata per l’irrigazione arriva dal 40 al 60% dell’acqua disponibile all’origine. Non a caso – conclude – ho già detto in più occasioni che occorre un vero Piano Marshall per la realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche, piano al qualche, per quanto di competenza del Veneto, siamo già al lavoro”.

L’ordinanza firmata dal governatore prevede tra l’altro di incaricare i sindaci, sentiti i Consorzi, di attivare con urgenza campagne di informazione sull’uso accorto della risorsa idrica; di demandare alla Direzione Difesa del Suolo e della Costa ogni sforzo per garantire una sufficiente vivificazione dei canali; di adottare misure di contenimento dei prelievi da acque sotterranee per gli usi non prioritari; di promuovere campagne d’informazione per l’uso accorto della risorsa idrica rivolte in particolare ai titolari di concessione per auto-approvvigionamento per usi non prioritari; di predisporre Piani di emergenza per l’approvvigionamento potabile come interconnessione delle reti, approvvigionamento con autobotti, interventi di riduzione delle perdite; di verificare la possibilità di orientare la gestione degli invasi promuovendo l’accumulo; di programmare, da parte del Consorzio Delta Po, la predisposizione della barriera alla risalita del cuneo salino sul fiume Adige; di introdurre l’obbligo di analisi qualitative periodiche della risorsa idrica emunta dai pozzi per verificare che, di fronte all’attuale carenza idrica, siano garantiti i requisiti di potabilità per il consumo umano”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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