In Veneto arriva l’Infermiere di famiglia. Lanzarin: “Una piccola rivoluzione”

Pubblicato l'avviso per la formazione di una graduatoria a cui attingere per incarichi da infermiere a tempo determinato
In Veneto è pronta a diventare operativa la figura dell’Ifoc

La Giunta regionale del Veneto ha approvato nella seduta di martedì 19 settembre, su proposta dell’Assessore alla sanità Manuela Lanzarin, l’attesa delibera che istituisce formalmente la figura sanitaria dell’Infermiere di Famiglia o Comunità (Ifoc). Il Veneto è quindi la prima Regione in Italia a dotarsi di questa nuova risorsa professionale.

“In questa decisione – dice Lanzarin – ci sono elementi di grande rilievo e innovazione: l’Ifoc, Infermiere di famiglia o comunità, avrà un ruolo prezioso per la gestione dei bisogni di assistenza legati alla cronicità e alla fragilità e si rivolgerà a persone non eleggibili all’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) o alla gestione in strutture intermedie – residenziali, o setting specialistici o per acuti. Una piccola rivoluzione con cui vogliamo portare l’assistenza infermieristica vicino al cittadino e rafforzare le professionalità del settore infermieristico”.

“Il provvedimento – specifica l’esponente della giunta Zaia – è già stato presentato agli ordini professionali, trovando un riscontro positivo e condivisione. Il modello professionale che abbiamo identificato prevede un Infermiere di Famiglia o Comunità con formazione accademica specifica circa ogni 15 infermieri orientati all’infermieristica di famiglia o di comunità, formati con un corso specifico regionale”.

L’insieme delle competenze avanzate che connoteranno gli Ifoc comporta la possibilità che essi non solo le esercitino verso il target di assistiti, ma possano anche avere una funzione di referente esperto/team leader per gruppi di infermieri, indirizzando e favorendo l’approccio alla salute e la presa in cura dei casi complessi.

Notevole la possibilità di valorizzazione delle competenze dell’Ifoc nell’àmbito degli incarichi a funzione previsti nel contratto nazionale collettivo di lavoro, perché gli incarichi di funzione professionale sono caratterizzati da attività con rilevanti contenuti professionali e specialistici, anche di tipo clinico-assistenziali, diagnostici, riabilitativi, di prevenzione, con funzioni di processo e responsabilità di risultato.

L’attività degli Ifoc si rivolgerà alla presa in carico delle cronicità, a pazienti che non aderiscono ai trattamenti, che sono incapaci di autocurarsi, fragili, con età pari o superiore a 65 anni: “Abbiamo anche puntato molto sulla formazione professionale – fa notare la Lanzarin – con corsi regionali estremamente approfonditi”.

Tale formazione inizierà con circa 100 infermieri con incarico di funzione organizzativa e dirigenti delle professioni sanitarie, con altri 115 infermieri referenti per la formazione sul campo e 1.800 infermieri del territorio.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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