Inaugurato giovedì 9 febbraio il nuovo anno accademico 2022-2023 dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
La cerimonia si è svolta al teatro Malibran e ha visto la lectio magistralis “La ricerca di frontiera nelle scienze sociali e umanistiche. Il contributo dello European Research Council” di Giovanni Sartor, componente dell’Erc Scientific Council.
Presente anche Marcella Gargano, direttrice generale delle istituzioni della formazione superiore del Ministero dell’Università e della Ricerca, la quale ha letto un messaggio da parte di Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca. I sindaci Luigi Brugnaro e Mario Conte hanno rappresentato i Comuni di Venezia e Treviso.
Non sono mancati Antonio Ruzza ed Elisa Sartorelli, rappresentanti rispettivamente del personale tecnico-amministrativo e degli studenti. Alla cerimonia si sono esibiti il coro di Ca’ Foscari e l’orchestra del conservatorio di musica “Benedetto Marcello” di Venezia.
Prima di presentare i risultati dell’attività dell’Ateneo, la rettrice Tiziana Lippiello ha espresso cordoglio per le vittime del terremoto in Turchia e in Siria, oltre che solidarietà ai docenti e alla popolazione studentesca di Ca’ Foscari proveniente da quei Paesi.
“La nostra identità è ancora oggi quella di due secoli fa, pur con i dovuti e inevitabili cambiamenti: siamo un’università interdisciplinare e aperta al mondo, fortemente orientata all’internazionalizzazione – ha affermato la rettrice, per poi rivolgersi ai giovani – La via dello studio e della ricerca è costellata di insuccessi. Non c’è ricercatrice o ricercatore che, prima di aver ottenuto un risultato, non abbia fallito. Ciò vale anche per i prestigiosi finanziamenti Erc, che spesso si ottengono al secondo o anche al terzo o quarto tentativo”.
“Lo studio e la ricerca hanno bisogno di doti come la tenacia o la perseveranza, ma anche del coraggio di accettare i fallimenti. La mia stessa carriera universitaria è iniziata con una sconfitta – ha proseguito – Perciò, ragazze e ragazzi, non cercate modelli impossibili di perfezione. Ognuno di voi persegua la propria strada qualunque essa sia. Impegnatevi in ciò che amate, abbiate fiducia in voi stessi, nelle vostre capacità. Non temiate gli ostacoli che vi si presenteranno, perché fanno parte della vita e vi aiuteranno a migliorare. Utilizzateli per accrescere la vostra forza interiore”.
I dati relativi a Ca’ Foscari
La rettrice ha quindi illustrato i risultati finora ottenuti da Ca’ Foscari, tra cui l’incremento dell’80% del numero di studenti internazionali immatricolati nell’anno accademico 2022-2023 rispetto a sei anni fa (608 a fronte di 337), mentre negli ultimi dieci anni sono aumentati del 69% gli studenti da fuori Regione.
Con le risorse del Pnrr sono stati reclutati 50 ricercatori e ricercatrici, mentre sono state finanziate 33 borse di studio aggiuntive per i corsi di dottorato. Sul fronte della residenzialità sono stati stanziati oltre 52 milioni di euro per i prossimi anni, che hanno permesso di realizzare tre residenze universitarie: a San Giobbe, Santa Marta e presto a Mestre, con la previsione di una quarta al Lido.
A Treviso l’ateneo sta investendo con il Comune nella prossima sede del complesso “Turazza”. Ca’ Foscari ha inoltre ottenuto oltre 30 milioni di euro dal Ministero per i 4 dipartimenti di eccellenza e sul fronte dell’Erc Consolidator Grant 4 ricercatori e ricercatrici sono stati finanziati con 7 milioni di euro.
“Siamo fiduciosi che attorno a Venezia possa formarsi realmente un progetto organico e condiviso, che si avvalga anche della collaborazione dei giovani, per farne un luogo unico e privilegiato di sperimentazione e innovazione, – ha concluso Lippiello – un progetto del quale le università e le istituzioni di alta formazione cittadine: Ca’ Foscari, Iuav, Accademia e Conservatorio in primis, in collaborazione con i partner di Eutopia e di altre università internazionali, siano linfa vitale e fonte di creatività e sviluppo. Occorre condividere, partecipare, crederci e soprattutto impegnarsi”.
(Foto: Università Ca’ Foscari Venezia).
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