Inaugurato un Vinitaly da record: Zaia taglia il nastro con un poker di ministri. “Grazie a quei giovani che si rimboccano le maniche”

Un tempo uggioso, ma un’affluenza da record: si apre così l’edizione 2023 del Vinitaly, con 4.400 espositori e poco meno di mille top buyer da tutto il mondo, in modo particolare dagli Stati Uniti e Cina. La Regione del Veneto, come al solito, ha rivendicato il padiglione 4 e il 5 con una grande presenza delle cantine della Marca, tra DOCG e DOC, ma non solo.

Il calendario degli incontri istituzionali di oggi e dei prossimi giorni è molto ricco: dopo l’inaugurazione della fiera e la conferenza di apertura, è stato inaugurato lo stand della Regione Veneto. Alle 9 di mattina, mentre gli espositori effettuavano le ultime sistemazioni, molti stand avevano già degli ospiti.

Nell’auditorium di Veronafiere, davanti a un pubblico di centinaia di autorità, giornalisti e rappresentanti del settore, hanno parlato il presidente di Veronafiere Fabrizio Bricolo, che ha affermato che la fiera in futuro vuole essere sempre più business, ma anche i ministri Gennaro Sangiuliano per la Cultura e Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare.

Il taglio del nastro

Ad aprire la manifestazione è stato il presidente della Camera Lorenzo Fontana: “Una manifestazione che con il tempo è diventata grandiosa” ha commentato, dando merito anche ai più giovani che vi lavorano. Di giovani ha parlato anche, nell’inaugurazione dello stand del Veneto, anche il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, che si è aggiunto ai colleghi e al presidente Luca Zaia poco prima del taglio del nastro davanti allo stand, nel padiglione 4.

Il presidente Luca Zaia

È stata la prima edizione da sindaco di Verona per Damiano Tommasi che ha detto: “Vogliamo implementare la fusione tra la città e la Fiera”, ricordando anche i vari appuntamenti del fuori salone ufficiale chiamato “Vinitaly and the city”. Sul palco c’era anche il presidente della Provincia di Verona, Flavio Massimo Pasini.

Matteo Salvini

Degli otto miliardi di export che il Veneto ha raggiunto quest’anno hanno parlato invece il presidente Zaia e il ministro Lollobrigida. Il presidente ha anche aggiunto: “Le certificazioni, per i giovani, sono da dar per scontate: in più, noi abbiamo quindici specie molto più resistenti che potrebbero consentirci di ridurre ulteriormente l’apporto della chimica”.

Il ministro Sangiuliano ha invece parlato delle opere che saranno presenti alla fiera: da una parte il Bacco di Guido Reni e dall’altra quello di Caravaggio: un confronto che ha valutato come un tributo all’identità nazionale. È stato applaudito anche l’imprenditore trevigiano Matteo Zoppas, presidente dell’ICE: 8mila gli incontri al Vinitaly tra produttori e buyer di tutto il mondo, con un +12% dell’export nel 2023. “Non dimentichiamo che gli ultimi due anni sono stati gravosi, ma siamo riusciti ad avere questi risultati comunque” ha aggiunto.

Alla fine della cerimonia di inaugurazione del Vinitaly, prima del taglio del nastro, sono stati assegnati alcuni premi ufficiali, tra i quali quello a Joseph Schuller, rettore dell’Institute Masters of Wine, e a Marco Simonit, maestro di potatura. Il corteo delle autorità si è poi spostato interamente allo stand della Regione dove il governatore Zaia, rimarcando la capacità del Veneto di distinguersi nel settore, ha condiviso la cerimonia con i ministri Antonio Tajani, Salvini, Lollobrigida e Sangiuliano.

Alle 14 il presidente Zaia incontrerà tre Capi di Stato balcanici, i presidenti della Serbia, dell’Albania e della Macedonia.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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