Iscrizioni scolastiche, i licei continuano ad essere di tendenza. Flop per Made in Italy e 4+2

Le scuole superiori tornano a popolarsi oggi per la prima prova dell’Esame di Stato

Genitori e figli hanno scelto, si sono concluse sabato 10 febbraio le iscrizioni al nuovo anno scolastico sulla piattaforma Unica.

Il 55,63% delle future “matricole” italiane ha preferito i licei (in calo rispetto al 57,10% dello scorso anno), in crescita ma ancora “attardati” gli istituti tecnici (31,66% contro il 30,9% dello scorso anno) e i professionali (12,72% contro il 12,1 % dello scorso anno). Due le novità del Governo Meloni, entrambe sotto le aspettative: la sperimentazione della filiera tecnico professionale “4+2” con 1.669 iscrizioni (0,83%) e i licei del Made in Italy con 375 iscrizioni (0,08%).

In Veneto la differenza molto ampia tra licei e istituti tecnici è apparsa meno evidente: i licei sono stati scelti dal 45,90% dei futuri studenti di prima superiore (0,02% il Made in Italy), i tecnici dal 39,31% e i professionali dal 14,79% (0,64% la sperimentazione 4+2).

Per quanto riguarda le scelte venete degli indirizzi di studio, tra i licei prevale lo Scientifico opzione Scienze applicate (10,28%), seguono Scientifico tradizionale (7,89%), Linguistico (6,46%), Artistico (5,30%), Scienze umane (5,24%), Scienze umane opzione Economico sociale (4,54%), Classico (3,08%).   

Tra i tecnici l’indirizzo privilegiato è stato l’economico Amministrazione, finanza e marketing (12,29%), seguono Informatica e telecomunicazioni (5,43%), Turismo (5,41%), Meccanica, meccatronica ed energia (3,78%), Chimica, Materiali e Biotecnologie (2,98%), Costruzioni, ambiente e territorio (2,93%),  Elettronica ed elettrotecnica (2,33%), Agraria, agroalimentare e agroindustria (2,01%).  

Tra i professionali la maggior parte delle “matricole” venete ha scelto Enogastronomia e ospitalità alberghiera con il 3,53% delle preferenze, seguono Servizi per la sanità e l’assistenza sociale (2,51%), Servizi commerciali (2,01%), Manutenzione e assistenza tecnica (1,89%), Industria e artigianato per il Made In Italy (1,68%); Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane (1,46%).

Per quanto riguarda le iscrizioni alla scuola primaria, le preferenze venete sono queste: il tempo scuola maggiormente scelto è quello pieno a 40 ore settimanali (51,2%), seguono 27 ore (33,6%), 30 ore (11,9%) e 24 ore (3,3%).  

Le iscrizioni alla scuola secondaria di I grado (scuola media) hanno visto una netta prevalenza regionale del tempo scuola normale a 30 ore settimanali (92,5%), seguono ilprolungato a 36 ore (5,2%) e il prolungato fino a 40 ore (2,3%).

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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