“La criminologia non è quella che vediamo in tv”. L’avvocato Danilo Riponti spiega le conseguenze della spettacolarizzazione di questa scienza

“La cronaca nera è diventata la vera protagonista dei telegiornali e dei salotti televisivi. Molto spesso questi fatti non vengono analizzati in maniera scientifica”.

Questo secondo Danilo Riponti, avvocato penalista e docente di Criminologia all’università di Trieste, “è molto pericoloso perchè rischia di alimentare la curiosità morbosa che la società contemporanea ha verso i fatti criminali”. 

Le Tricoteuses e la curiosità morbosa

Riponti paragona alcune deviazioni morbose  della  società contemporanea al fenomeno delle “Tricoteuses“,  le casalinghe che durante la rivoluzione francese andavano a lavorare a maglia davanti alle ghigliottine nelle quali venivano tagliate le teste dei nobili. 

Una curiosità quella della nostra società che non è sempre corretta e legata a utile informazione, ma alimenta scenari torbidi e insani.

La criminologia si occupa di fatti gravi

Contrariamente a quanto viene molto spesso trasmesso in televisione per Riponti “I fatti di cui si occupa la criminologia sono gravi, oscuri e delicati e che meritano di essere trattati solo da esperti, da persone che hanno fatto della criminologia una scelta di ricerca e di vita”.

La criminologia Folk 

“Quella che purtroppo avviene in molti salotti televisivi è invece chiamata dagli esperti criminologia folk, talvolta fatta da tuttologi che si definiscono criminologi ma espongono spesso commenti e opinioni soggettivi e scandalistici, che di scientifico hanno poco. 

Questa materia sta vivendo un periodo infausto di popolarità e viene molto spesso banalizzata solamente per nutrire la curiosità delle persone, non sempre sana. 

Se si intende approfondire i fatti criminali, bisogna farlo con un atteggiamento di scienza e coscienza e non di curiosità morbosa” che, oltre a essere infausta e inutile sotto il profilo della prevenzione, risulta anche molto pericolosa in quanto “non fa altro che solleticare manie di curiosità morbosa che caratterizzano e non fanno onore alla nostra società”.

La criminologia non è quella che si vede in televisione

Per Riponti la criminologia dunque non è quella definita “criminologia Folk” ma “è una vera scienza sociale, complessa , interdisciplinare e multidisciplinare”. 

“È una scienza che unisce molti saperi  – spiega Riponti – prevede e compendia molte conoscenze in diversi ambiti e che vuole farli connettere tra loro creando dei canali di dialogo, in modo sistemico”.

La criminologia è dunque una materia molto complessa, che esige preparazioni accurate, anni di studi e ricerche, sempre e comunque basandosi  su una ricerca che deve avere un fondamento scientifico

“Quando dico scientifico amo integrare l’espressione con il termine ‘popperianamente’ ovvero richiamando passaggi ben precisi dell’epistemologia che si basano sulla costante evoluzione delle teorie anche attraverso la falsificazione dell’ipotesi iniziale – prosegue Riponti –  È una ricerca che deve avere delle fasi ben precise. 

La falsificabilità delle ipotesi secondo Popper

La formulazioni di ipotesi, la pianificazione operativa della ricerca, la calibrazione degli strumenti da utilizzare per la raccolta dei dati, la elaborazione dei dati raccolti e infine la verifica delle ipotesi iniziali. 

“Questa può trovare conferma o anche una negazione perchè ovviamente non sempre si trovano conferme alle ipotesi e questo è il grande, straordinario valore che Popper chiamava falsificabilità delle ipotesi”: conclude Riponti.

Una teoria confermata molte volte non sarà mai definitiva ma se smentita scientificamente anche una sola volta decade completamente.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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