La maggioranza si spacca e il terzo mandato (per ora) non passa. Villanova: “Zaia presente e futuro di questa terra”

Alberto Villanova e Luca Zaia

La maggioranza di governo si spacca ma in commissione Affari costituzionali del Senato l’emendamento proposto dalla Lega per il terzo mandato dei governatori non passa. In subbuglio il Carroccio veneto, che vede così allontanarsi la possibilità del Zaia-ter (che poi in verità per il governatore sarebbe il quarto mandato).

“Il mio tempo sta per finire – aveva predetto in maniera scherzosa (o forse no) il governatore del Veneto Luca Zaia martedì – ma sto continuando a lavorare per chi verrà dopo di me”. 

Successore che sia Fratelli d’Italia che Forza Italia sperano di intestarsi in un Veneto di tradizione leghista ormai da decenni. In mattinata ad esprimersi contro la proposta di modifica leghista sono stati proprio Fratelli d’Italia e Forza Italia sostenuti da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra. 

“Al termine del mio mandato – conclude il governatore – deciderò cosa fare, ma valuterò i comportamenti di tutti”.

Fa ricorso alla storia il capogruppo leghista in consiglio regionale Alberto Villanova: “Il primo round sul terzo mandato ha rispettato il pronostico. Peccato, ma non avevamo grandi aspettative: nella storia d’Italia, Roma raramente ha aiutato la Serenissima”.

“La partita per le prossime elezioni regionali in Veneto, comunque, è tutt’altro che chiusa, anzi – prosegue Villanova -. Qualcuno a Roma crede che, con il voto di oggi, la battaglia sia terminata. Si sbaglia, perché è proprio il contrario. Con oggi si inizia – conclude il capogruppo -. L’esito della votazione romana stringerà ancora di più le fila sulla figura che più di ogni altro, in Veneto, riesce a riunire intorno a sé amministratori, sindaci e soprattutto cittadini: Luca Zaia, il presente e il futuro di questa terra”

(Foto: Archivio Qdpnews.it)
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