Anche se le vacanze pasquali non sono state all’insegna del bel tempo, non c’è dubbio che la sua sola presenza abbia catturato l’attenzione di tutti i turisti che hanno affollato in queste settimane – e lo faranno nelle prossime – la città di Caorle.
Dallo scorso febbraio, quando venne inaugurata in occasione della seconda edizione di “Caorle in Love”, alle bellezze del centro storico e della natura si affianca l’installazione artistica realizzata da Lorenzo Quinn (uno dei figli dell’attore Anthony), tra i principali esponenti contemporanei della scultura figurativa, noto in tutto il mondo soprattutto per le sue sculture monumentali a forma di mano. Celeberrime, infatti, sono le mani di Quinn posizionate all’Arsenale di Venezia.
Anche Caorle, dunque, ha e avrà – fino al prossimo novembre – la sua “mano”: una mano pensata per illustrare, quasi dipingere, la bellezza di piazza Vescovado, con il suo Duomo millenario (attualmente interessato da lavori conservativi, come il vicino santuario della Madonna dell’Angelo) e l’iconico campanile. L’opera si intitola “An Image is Worth than Thousand Words” (“Un’immagine vale più di mille parole“).
“Caorle in questi e nei prossimi mesi si arricchisce di un’opera d’arte che valorizzerà ulteriormente il nostro centro storico – ha commentato l’assessore al turismo Mattia Munerotto –. E’ stato un grande onore per noi poter accogliere lo scultore Lorenzo Quinn”.
La grande mano, se vista da determinati punti della piazza e del lungomare, sembra “disegnare” il campanile cilindrico simbolo della città.
Innumerevoli sono le foto scattate da residenti e turisti con l’obiettivo di creare quella suggestione. E nelle prossime settimane, con l’avvicinarsi della stagione estiva, saranno destinate ad aumentare sempre di più.
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