Continua la lotta alla flavescenza dorata da parte della Regione Veneto. Seppur in diminuzione rispetto agli anni passati “il che dimostra che le strategie messe in atto fino ad ora funzionano” spiega l’assessore Federico Caner, il fenomeno continua a preoccupare a causa della rapidità di contaminazione tra le viti.
“Bisogna tagliare i vigneti contaminati – ha ribadito Federico Caner ieri sera a Godega di Sant’Urbano – la Regione Veneto ha messo a disposizione dei fondi per far fronte alle perdite subite”.
Tra le risorse messe a disposizione dalla Regione ci sono anche dei fondi per assumere degli ispettori che controlleranno che le viti malate vengano tagliate e che i trattamenti vengano eseguiti secondo le modalità e le tempistiche indicate dalla Regione.
Questo perchè la paura è quella che alcuni i viticoltori (sicuramente la minoranza) non rispettino queste regole e per questo motivo “in accordo con i consorzi del prosecco e con le associazioni di categoria – continua Caner – controlleremo che le regole vengano rispettate“.
“Chi non le rispetterà – precisa – oltre che perdere i contributi regionali verrà anche multati. Sono in molti che approvano questa linea dura perchè contro la flavescenza dorata bisogna lavorare compatti e tutti nella stessa direzione”.
Dall’assessore regionale Caner poi gli aggiornamenti sulla richiesta di utilizzo – temporaneo – di certi prodotti in deroga per contrastare la flavescenza dorata: “Abbiamo chiesto l’impiego in deroga del Thiametoxam e del Clorpirifos-Metile. Sul primo il ministero della Salute ci ha detto di no, sul secondo c’è uno spiraglio importante. Se ci lasceranno usarlo, diremo quando e come. La prossima settimana ci sarà un incontro con il ministro e con il cpa per i temi anche della flavescenza dorata e dei finanziamenti”.
La flavescenza dorata che inizialmente aveva colpito solamente il Veneto e il Friuli Venezia Giulia si è espansa in tutta Italia e in molti Paesi dell’Europa.
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