Magistratura veneta sotto organico, Zaia e Nordio firmano un accordo per accelerare le assunzioni

Il Ministro Carlo Nordio e il presidente della Regione Luca Zaia
Il Ministro Carlo Nordio e il presidente della Regione Luca Zaia

“Questo accordo sarà un unicum a livello nazionale, un modello che farà scuola”. Così il presidente della Regione Luca Zaia che questa mattina, venerdì, ha ricevuto a Palazzo Balbi il ministro della Giustizia Carlo Nordio per la firma di un accordo quadro che promette di dare un’accelerata alle assunzioni nella magistratura veneta che lamenta una perenne carenza di organico.

La Regione metterà a disposizione della giustizia veneta i candidati dei propri bandi rimasti in graduatoria, offrendosi come “stazione appaltante” di personale (amministrativo, e non solo), tenendo conto delle figure che servono alla Regione e che scarseggiano nei tribunali veneti. 

Un bando in comune per velocizzare le procedure

“Fare due bandi per cercare le medesime figure professionali non ha senso – commenta Zaia –. Da qui l’idea di unire le forze e consentire alla magistratura di attingere direttamente dalle nostre graduatorie. Ringrazio il ministro Nordio per la disponibilità dimostrata quando gli abbiamo sottoposto un’idea apparentemente folle. Noi siamo la Regione delle 600mila partite Iva, con un Pil che ha segnato un +3,9%, abbiamo bisogno di una giustizia che funzioni. Non possiamo permetterci processi che producono esiti anche dopo sette anni”. 

La carenza di toghe, ma anche di personale amministrativo, a dire del Ministro Nordio e di Zaia, contribuisce in modo pesante alle lungaggini giudiziarie, unita all’eccesso di burocrazia e ad un generale ritardo a livello italiano nella digitalizzazione. 

“Fino ad oggi come Regione siamo stati accanto alla magistratura supportandola con il distacco dei dipendenti – prosegue il governatore – ma non basta, il tempo delle chiacchiere deve terminare. Un istante dopo la firma dell’accordo i 105 candidati rimasti in graduatoria dall’ultimo bando indetto da noi per la ricerca di personale amministrativo saranno ‘ingaggiabili’ dalla magistratura. Questo è il primo bando, ma prevediamo di farne altri offrendo un modello veneto di efficienza esportabile in altre regioni”. 

Seguiranno ulteriori graduatorie per altri 300 amministrativi. Entro i primi di settembre i tribunali del Veneto avranno, quindi, 100 operatori in più.

Qualora il candidato contattato non accetti la proposta del Ministero, resta collocato nella graduatoria regionale e non viene depennato, ma non ha certezza circa la possibile chiamata. La prima graduatoria citata ha validità biennale e scade il 13 giugno 2024.

Il commento del ministro Nordio 

“Come sottolineato mesi fa proprio qui a Venezia in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, il mio scopo primario da ministro è quello di rendere la giustizia più efficiente, modernizzandola e ricorrendo all’uso della telematica – commenta Nordio – . Ma la tecnologia nulla potrà risolvere se manca la presenza umana. La giustizia è in sofferenza per la carenza di organico e questo è legato alle difficoltà di assunzione dei magistrati vincolate a procedure ottocentesche che vanno snellite. Dalla partecipazione al concorso alla consegna della toga possono trascorrere anche cinque anni. Sto facendo pressione in questo senso al Consiglio Superiore della Magistratura proprio con l’obiettivo di dimezzare queste tempistiche“. 

“Ringrazio il presidente Zaia e il mio staff perché con tenacia, e con una buona dose di fantasia, hanno pensato ad una formula per rimediare in modo concreto ai problemi di organico con l’immissione di nuove forze nei palazzi di giustizia regionali – conclude il guardasigilli – . Questa formula supera notevoli difficoltà pratiche e garantisce una certa stabilità a chi viene pescato dalla graduatoria regionale che avrà la sicurezza di rimanere e operare in Veneto”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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