Mascherina fino al banco e due metri quadrati di spazio vitale per gli studenti: presentate linee guida per le scuole

Iniziano gli esami di maturità ma non mancano le incertezze sul futuro ritorno tra i banchi con il governatore della Regione Veneto che ha presentato oggi, mercoledì 17 giugno 2020, le linee guida per le scuole elaborate dalla Conferenza delle Regioni e accettate in buona parte dal Ministero della Pubblica Istruzione, che, però, non ha ancora confermato la loro validazione.

Si tratta di linee guida che prevedono i varchi all’ingresso delle scuole con la misura della temperatura corporea, l’igienizzazione delle mani e delle scarpe.

La mascherina si dovrà portare fino all’arrivo al banco e ogni studente dovrà avere uno spazio vitale di 2 metri quadrati, con un distanziamento tra i banchi, che non saranno più attaccati come prima.

La distanza dall’insegnante, inoltre, dovrà essere almeno di due metri mentre tra un banco e l’altro non ci sarà la distanza di due metri.

La mascherina non si dovrà portare durante le lezioni ma la si indosserà solo nei momenti in cui lo studente andrà in bagno, dovrà uscire o comunque negli spostamenti.

Il presidente Zaia ha ribadito la sua contrarietà alla mascherina in aula per gli alunni: il dispositivo di protezione rappresenterebbe per il governatore una costrizione difficile da accettare da parte dei ragazzi.

“Noi al posto dei centri estivi dovevamo riaprire le scuole – ha spiegato Zaia – ma questo tema non siamo mai riusciti a portarlo avanti. Aver fatto anche un mese di scuola non avrebbe creato complicazioni. I ragazzi sono stati a casa tre mesi e da oggi tornano a scuola per gli esami di maturità. Sarebbe stato bello pensare di avere una soluzione di continuità, magari dal primo di giugno fare un mese fino al primo di luglio. Le famiglie sarebbero state solo che felici: non penso che ci sia tutto questo assalto alle vacanze visto e considerato quello che è accaduto”.

In merito al tema della ricreazione, c’è l’opzione di fare la pausa restando al banco o con una serie di accorgimenti, nel caso in cui ci sia bel tempo e quindi si possa uscire, o si debba rimanere al chiuso perché piove, evitando gli assembramenti nei corridoi.

Se le linee guida hanno aumentato gli elementi di controllo, ci sarà anche una ricaduta sul personale scolastico in attesa che lo Stato decida come affrontare questo argomento molto delicato.

Il presidente della Regione Veneto non ha nascosto il rischio che, con queste nuove regole, gli spazi nelle aule possano non bastare per accogliere tutti gli studenti, programmando le lezioni in considerazione di questo problema.

In merito al tema dell’apertura delle scuole, il governatore Zaia ha spiegato che non ci sono alternative e che sarebbe opportuno aprirle il 14 settembre, scegliendo magazzini, capannoni e palestre per organizzare i seggi per le elezioni.

In queste ore continua la preoccupazione per la curva di positivi al Covid-19 che è in calo ma non con l’accelerazione di prima.

Questi i dati del bollettino di oggi, mercoledì 17 giugno 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 837.933 tamponi (11.218 in più rispetto alla giornata di ieri), 834 persone in isolamento (38 persone in più di ieri), 19.225 positivi (4 persone in più), 254 ricoverati (14 persone in meno con 37 persone positive al Coronavirus su 254 ricoverati), 12 terapie intensive con un solo positivo, 1.987 morti in totale (5 in più di ieri e 1.418 morti in ospedale), 3.515 dimessi (12 in più di ieri) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 80.

 

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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