C’è grande attesa per la giornata di domani nella quale Vincenzo Baldo, professore ordinario di Igiene e Medicina Preventiva al Dipartimento di Scienze cardiologiche toraciche e vascolari-Unità di Igiene e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Padova, presenterà uno studio, finanziato dalla Regione Veneto, sulla circolazione del Covid-19 nella popolazione veneta.
Venerdì mattina, invece, la dottoressa Francesca Russo, direttore della Direzione Prevenzione e Sanità pubblica della Regione Veneto, presenterà il nuovo piano di sanità pubblica relativo alle scuole.
Rispetto a questo tema, il presidente Luca Zaia non ha nascosto la speranza che già da lunedì mattina si possa tornare alle regole adottate tempo fa: se c’è un contagiato all’interno di una classe, si provvede al tampone per tutti i compagni dell’alunno senza la quarantena imposta agli altri.
In questa fase dell’emergenza sanitaria si può ragionare in questo modo perché la circolazione del virus da Covid-19 è molto bassa e il rischio che il contagio secondario si palesi con un cluster scolastico è diminuito drasticamente.
L’aver procrastinato di un mese le lezioni in presenza per gli studenti delle scuole superiori, inoltre, ha aiutato ad arrivare a questa situazione.
Il governatore del Veneto ha parlato anche dei campionati mondiali di sci di Cortina d’Ampezzo, che saranno a porte chiuse, chiedendo ai cittadini di essere attenti a ogni forma di assembramento.
Per questo, è stato sottolineato ancora una volta il patto con i cittadini per affrontare con responsabilità questa fase della pandemia, a partire dagli studenti che sono tornati alle lezioni in presenza al 50% per tre settimane.
Il rischio di uscire dalla zona gialla, infatti, è sempre dietro l’angolo e i cambiamenti possono essere molto repentini.
Rispetto ai vaccini, la Regione Veneto va avanti nella sua azione di scouting sia giuridica, per capire la sostenibilità dell’azione, sia tecnica per comprendere se c’è una disponibilità di mercato.
Zaia ha confermato la volontà di fare tutto il possibile affinché si possano vaccinare i veneti che si vogliono vaccinare, nel più breve tempo possibile, a partire dal comparto del turismo.
“All’Europa che ci mette in zona rossa – ha affermato il governatore Zaia – noi rispondiamo con le vaccinazioni e con il fatto di tranquillizzare i nostri ospiti sulla volontà di avvicinarci a questa certificazione”.
Novità positive anche sul fronte della validazione del “tampone fai da te” e sull’efficacia di questo strumento nella lotta al Covid.
Questi i dati di oggi, mercoledì 3 febbraio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.779.065 tamponi molecolari, 2.668.761 tamponi rapidi, 39.047 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 629 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 313.945 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 30.360 positivi in questo momento, 2.069 ricoverati di cui 211 terapie intensive (11 in meno di ieri) e 1.858 ricoverati in area non critica (48 in meno di ieri), 9.103 morti in totale (57 morti in più di ieri) e 14.541 dimessi.
La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è dell’1,61%: in Veneto il dato dell’incidenza dei positivi sui tamponi effettuati è al di sotto della media nazionale.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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