Oggi è il Pancake day: una giornata per celebrare un piatto internazionale con tante varianti, dolci o salate

Il Pancake, una golosità per la gola e, come in questo caso, anche per gli occhi

Oggi, martedì 21 febbraio, nel mondo anglosassone si celebra il Pancake day, l’equivalente del nostro Martedì grasso, ovvero la giornata che precede l’inizio del periodo quaresimale.

Si tratta di una ricetta golosa nata per la colazione nel Nord America, ma diffusa in tutto il mondo nella sua versione dolce o salata

Farina, uova, burro, latte e zucchero sono gli ingredienti usati per questi golosi dischi che possono essere guarniti di sciroppo d’acero, salsa di cioccolato o mirtilli, fino all’abbinamento con sidro di mele caldo e addirittura un cocktail.

Si dice che gli ingredienti utilizzati abbiano una valenza religiosa: le uova sono il simbolo di nuova vita, il sale di salute, il latte di purezza e la farina rappresenterebbe la sfera personale della vita.

Nel Regno Unito tale giornata viene celebrata anche come “Shrove Tuesday” (“Martedì grasso”, per l’appunto), mentre in Irlanda è noto come “Pancake Tuesday”.

Un giorno in cui si svolgono appuntamenti come le competizioni tra mangiatori di pancakes e il “Pancake race”, ovvero una gara di corsa in cui ogni partecipante deve reggere in mano una padella di pancakes: la leggenda narra che nel XV secolo una donna, proprio nel giorno di Martedì grasso, fosse immersa nella preparazione dei pancakes, quando iniziarono a suonare le campane della chiesa, per avvertire i fedeli che era giunta l’ora per le confessioni.

La donna, preoccupata di arrivare in ritardo, iniziò a correre con la padella calda in mano: la leggenda vuole che, una volta arrivata in chiesa, lì iniziò a mangiarli.

Il pancake nel mondo e la sua tradizione negli Stati Uniti

Proprio nel mondo britannico venne coniato il nome “pancake”, attestato già nel Quattrocento, mentre nel Medioevo diverse varianti di questo piatto erano diffuse in ogni Paese europeo e in Russia. 

La ricetta venne affinata in Olanda (qui si parla di “pannenkoeken” o “poffertjes”), ma sono gli Stati Uniti ad aver recuperato le diverse varianti europee del prodotto: con l’aggiunta di lievito, hanno reso la ricetta un vero e proprio piatto ambasciatore della cucina americana.

Sempre negli Stati Uniti venne inoltre commercializzato il primo preparato per pancakes da realizzare in casa: si tratta del marchio “Aunt Jemima” venduto dal 1889, noto perché sulla confezione recava il volto di Nancy Green, tra le prime donne afroamericane a fare da modella per un’azienda famosa.

I pancakes britannici sono più piccoli rispetto a quelli americani e in Scozia non vengono serviti a colazione, come in Nord America, bensì sono considerati un dolce da dessert.

In Australia e Nuova Zelanda, invece, sono indicati con il nome di “pikelets”. In Argentina, Cile e Uruguay si parla di “panqueques”.

Il pancake tra Grecia antica e mondo romano, fino ai record dell’era contemporanea

In realtà i pancake ebbero una sorta di “antenati”, già nel mondo classico: nella Grecia antica, a colazione, venivano consumate le “teganites” o “tagenites” (dal tipo di tegame con cui venivano preparate), che contavano tra gli ingredienti l’olio d’oliva, miele, farina e latte cagliato.

In epoca romana, invece, nei banchetti delle piazze venivano venduti gli “alita dolcia”, a base di latte, uova, farina, miele e spezie

Attorno a questo dolce ormai internazionale sono stati stabiliti anche dei record: ad esempio quello del pancake più costoso della storia, realizzato nel 2014 da Opus One, ristorante dell’hotel Radisson Blu Edwardian di Manchester.

Si tratta di un vero e proprio pancake d’autore, realizzato con champagne Dom Perignon, caviale, barbabietole, erba cipollina, aragosta e mirtilli. Il tutto per la cifra di 800 sterline, pari a 898,29 euro.

Il pancake più grande del mondo, invece, è quello preparato dalla Co-operative Union Ltd di Manchester nel 1994, per un diametro di 15,01 metri e uno spessore di 2,5 centimetri.

Un dolce, il pancake, che ha quindi fatto letteralmente il giro del mondo e delle epoche.

(Foto: Freepik).
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