Passa la linea del Veneto sul metro di distanza tra i tavoli. Le linee guida delle Regioni faranno giurisprudenza

Nuovi dati incoraggianti per l’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 497.045 tamponi (11.139 in più di ieri), 18.926 positivi (37 in più rispetto alla giornata di ieri), 4.196 casi di isolamento (63 in meno di ieri), 618 ricoverati (290 dei quali sono positivi e 26 ricoverati in meno di ieri), 48 terapie intensive (6 in meno di ieri, 20 positivi e 28 negativi), 1.312 morti in ospedale (13 in più di ieri e 1.781 in totale), 3.161 dimessi (19 in più di ieri) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 106.

Dal 4 maggio, infatti, continuano a calare i ricoveri e le terapie intensive in Veneto e nel punto stampa di oggi, sabato 16 maggio 2020, il governatore Luca Zaia ha valutato positivamente anche il lavoro fatto ieri insieme ai presidenti delle altre Regioni.

È stato ribadito che la Regione Veneto, grazie al dipartimento di prevenzione regionale, aveva elaborato già da tempo in via prudenziale le linee guida per ogni comparto, in attesa delle decisioni del governo.

L’eccesso di zelo delle linee guida Inail, però, rischiava di mettere in seria difficoltà alcune categorie di lavoratori, complicando e ostacolando la riapertura per diverse attività.

“Ieri sera si è trovata una soluzione – ha affermato il governatore Zaia – Il Presidente del Consiglio ha detto che le regioni, oggettivamente, hanno fatto un bel percorso. Noi abbiamo portato una soluzione alternativa, anche se siamo in attesa del testo definitivo del decreto del governo e del dpcm. L’intesa di chiusura della riunione è stata quella di dire che le linee guida delle Regioni fanno giurisprudenza. Chi dovrà aprire un bar o un ristorante si legga le linee guida delle regioni”.

“Noi oggi ve le daremo e le pubblichiamo in via preventiva per tutti – aggiunge Zaia -, perché dobbiamo fare l’ordinanza. La nostra ordinanza è estensiva rispetto al governo perché apriamo di più rispetto a quello che il governo apre. Quante volte vi ho detto (in merito alla distanza tra i tavoli dei ristoranti) che se è un metro è un metro per tutti? Nelle linee guida è passata la nostra linea”.

Per i ristoranti, per esempio, le linee guida del Veneto prevedono di predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione. Inoltre, senza nessun obbligo, potrà essere rilevata la temperatura ai clienti una volta entrati nel ristorante.

Sarà necessario rendere disponibili i prodotti igienizzanti all’interno degli spazi dell’attività commerciale e, negli esercizi che dispongono di posti a sedere, è richiesto di predisporre gli accessi tramite prenotazione.

La separazione tra i clienti sarà di un metro e dovranno essere privilegiati gli spazi esterni nel caso in cui il locale in questione dovesse averli.

I tavoli dovranno essere sempre disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di un metro e il buffet non è consentito.

Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e dovrà procedere frequentemente all’igiene delle mani con soluzioni idroalcoliche prima di ogni servizio al tavolo.

Queste linee guida per i ristoranti sono solo un esempio perché, per ogni categoria, ci saranno delle specifiche previsioni per l’accesso ai locali e per il personale, in considerazione delle differenti criticità che caratterizzano ogni attività.

Il presidente Zaia ha dichiarato che si tratta di un nuovo atto di fiducia verso i veneti e gli italiani perché non deve passare l’idea che l’emergenza sia finita.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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