Per Zaia “l’ospedale del futuro” avrà la sua università: in tribunale per la decisione di Medicina a Treviso

Nonostante la mancata intesa con il governo, la Regione Veneto tira dritto difendendo la scelta di far partire il corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso con il governatore Zaia che ha dichiarato che “l’ospedale del futuro” trevigiano merita la sua università.

Proprio ieri, lunedì 15 giugno 2020, si è tenuto il tavolo tecnico con il Ministero per i Rapporti con le Regioni, il Ministero dell’Economia e quello della Salute per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso che non ha portato alla soluzione che sperava la Regione Veneto perché si dovrà andare in tribunale.

“Mi dispiace – ha affermato il governatore Zaia – ma non mi inquieta questa partita e al mondo degli studenti che vogliono iscriversi a Treviso, 60 matricole, dico di iscriversi perché noi non indietreggiamo di un millimetro e andiamo avanti. Ricordo che l’università a Treviso non è fatta contro nessuno ma andiamo solo a consolidare un percorso che era già iniziato, se non ricordo male a Treviso c’erano già i primi due anni”.

“Abbiamo otto reparti clinicizzati – aggiunge – retti da primari che sono docenti universitari e che al loro interno hanno gli specializzandi (ci si forma in corsia a Treviso). Poi, alla volta di 8/10 mesi, un anno al massimo, avremo il nuovo ospedale di Treviso con mille posti letto dei quali 600 ad alta specializzazione”.

Nel punto stampa di oggi, martedì 16 giugno 2020, il presidente della Regione Veneto ha spiegato che dall’apertura dei bar e dei ristoranti, iniziata lo scorso 18 maggio, le persone positive al Coronavirus stanno calando anche se più lentamente rispetto a prima.

Il trend è comunque confortante come si evince anche dai dati del bollettino di oggi sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 826.715 tamponi (9.713 in più rispetto alla giornata di ieri), 796 persone in isolamento (51 in meno di ieri), 19.221 positivi, 268 ricoverati in area non critica (36 pazienti Covid su 268), 12 terapie intensive (solo uno è Coronavirus), 1.982 morti in totale (4 in più e 1.413 morti in ospedale), 3.503 dimessi mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 90.

Pronte le linee guida sulle scuole ma il governatore Zaia ha spiegato che ci sono altri aggiustamenti da fare e quindi le linee guida saranno presentate prossimamente.

Il presidente della Regione Veneto, in ogni caso, non è d’accordo con la proposta di far indossare la mascherina agli studenti in classe perché la scuola “non è una coercizione” e per Zaia non sarebbe un problema utilizzare altre strutture per i seggi.

Il presidente della Regione Veneto ha dichiarato di auspicare un allentamento delle linee guida per non aggravare ulteriormente la situazione psicologica di tanti disabili e anziani che stanno avendo dei problemi legati alle modalità degli incontri nelle strutture nelle quali si trovano.

Presente al punto stampa anche Giuseppe Pan, assessore all’agricoltura, alla caccia e alla pesca della Regione Veneto, che ha parlato degli interventi straordinari post emergenziali per questi settori.

“Il mondo del primario e degli agricoltori non è mai stato fermo in questi mesi di chiusura – ha dichiarato l’assessore Pan – e ha sempre lavorato portando negli scaffali della grande distribuzione e nei negozi di prossimità il cibo per le famiglie. Noi abbiamo pensato a interventi su tre linee fondamentali: un fondo di garanzia di circa 20 milioni di euro per garantire finanziamenti, dei fondi di rotazione (gestiti da Veneto Sviluppo) di 14,5 milioni di euro e dei contributi a fondo perduto per 131 milioni che vengono emessi con una rimodulazione di tutti i fondi europei che noi gestiamo”.

Questi interventi saranno destinati a più di 15 mila imprese del settore (3.500 per il settore della pesca che ha avuto un fermo totale) per fornire loro la liquidità di cui hanno bisogno.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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