Sono state presentate questa mattina le tappe venete del Giro d’Italia 2024. Come ormai accade da diversi anni il lunedì del Vinitaly allo stand della Regione Veneto è sinonimo anche di Corsa Rosa. Anche quest’anno “non c’è Veneto senza Giro e non c’è Giro senza Veneto” ha voluto ricordare il governatore Luca Zaia.
Due infatti le tappe venete, quelle del 23 e del 25 maggio, la Fiera di Primiero – Padova e la Alpago – Bassano del Grappa, che con la doppia ascesa del Monte Grappa risulterà decisiva per la classifica finale.
“Come fai a non accontentare una forza della natura come quella di Luca (Zaia ndr) che ogni anno viene a proporti mille tappe quando più di due non posso darne?” ha scherzato il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni.
In un giro disegnato senza difficoltà altimetriche particolarmente eccessive, ma con molte salite, la doppia ascesa dal versante più duro del Monte Grappa “può diventare la tappa decisiva per il risultato finale – aggiunge Vegni –. Quella dell’ultimo giorno a Roma sarà solo una passerella”.
Un Monte Grappa che potrebbe dunque segnare le sorti del Giro D’Italia e che richiamerà sicuramente migliaia di tifosi soprattutto veneti: “Lo spettacolo sarà fantastico – commenta il sindaco di Pieve di Grappa Annalisa Rampin – ma ricordo ai tifosi che quelle zone sono patrimonio della biosfera Unesco, la mia raccomandazione è di avere il massimo rispetto per l’ambiente, cercheremo di lavorare per una giornata a ‘rifiuti zero’ e perché sia una tappa sostenibile“.
Una giornata storica che vedrà, dopo il grande successo della scorsa edizione con la partenza da Longarone, un altro start dalla provincia di Belluno e più precisamente dal comune di Alpago: “Per noi è una straordinaria opportunità di visibilità” commenta soddisfatto il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin.
Ma il Veneto alla corsa rosa non è solamente la partenza dall’Alpago con la dura doppia ascesa del Monte Grappa e l’arrivo a Bassano. I corridori, due giorni prima, transiteranno per la Marca attraversando anche il Comune di Treviso: “Il Veneto ha il ciclismo nel proprio Dna – commenta il primo cittadino del capoluogo della Marca Mario Conte – anche grazie ad aziende (come la trevigianissima Pinarello) che hanno scritto la storia di questo sport e che ne stanno definendo il futuro”.
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