Pronto un piano della Regione Veneto per il turismo. Caner: “Siamo convinti che a maggio si possa ripartire”


Quando potrà ripartire la macchina del turismo in Veneto dopo la pesante crisi legata agli sconvolgimenti creati dall’emergenza Coronavirus?

Nell’intervista concessa a Qdpnews.it da Federico Caner, assessore al turismo della Regione Veneto, è stato annunciato il piano per far ripartire un settore assolutamente strategico per l’economia veneta e italiana.

“Gli imprenditori del comparto turistico sono fortemente preoccupati e li capisco – ha dichiarato Federico Caner, assessore al turismo della Regione Veneto – perché, ovviamente, il calo che abbiamo è importante e i turisti internazionali, che adesso sono bloccati, non hanno nemmeno la possibilità di poter viaggiare e lo stesso, anche se in misura minore, per gli italiani. Noi siamo fiduciosi nel far ripartire subito questa stagione estiva: ci stiamo attrezzando, territorio per territorio, lo faremo anche con l’area della Provincia di Treviso, tramite le nostre Ulss di competenza, per mettere in piedi anche dei protocolli di sicurezza, sia per l’accoglienza del turista ma anche che tutelino gli operatori turistici, gli albergatori e i titolari di strutture extra-alberghiere per ricevere i turisti”.

“Sicuramente siamo in un momento di difficoltà – prosegue l’assessore Caner – però in primis noi ci stiamo già muovendo per salvare le aziende. Al Governo abbiamo chiesto di applicare subito quei 400 miliardi che devono arrivare come liquidità alle aziende perché la prima regola è salvare le aziende e poi ripartire con la promozione. Consiglio agli imprenditori del turismo di non mollare la presa, di preparare le loro strutture ricettive perché siamo convinti che a maggio si possa ripartire: noi come Regione Veneto un piano di ripartenza ce lo abbiamo, ovviamente non dipende da noi dire quando si potrà partire perché c’è tutta una questione sanitaria importante e avremo direttive dalle autorità sanitarie competenti, Organizzazione Mondiale della Sanità e Ministero della Salute”.

“Appena ci daranno il via – aggiunge l’assessore al turismo della Regione Veneto – noi come Regione siamo pronti a sostenere anche le imprese. Abbiamo messo in piedi anche un fondo da 4 milioni di euro che, però, va a sommarsi a quello ministeriale creando una leva finanziaria di aiuti pari a 400 milioni di euro, solo per la Regione Veneto, dedicata proprio a tutti gli operatori turistici che vogliono fare investimenti o che hanno problemi sulla liquidità delle aziende: un prestito garantito al 100% dalla Regione e dallo Stato. Il bonus vacanze del Governo è una proposta positiva, arrivata anche dalla Regione Veneto tramite il suggerimento delle categorie. L’unica differenza è che noi vogliamo un bonus più cospicuo”.

I turisti internazionali – continua – probabilmente fino a settembre, ottobre difficilmente li vedremo, tranne qualche caso: dovremo puntare molto sul mercato interno. L’hashtag è #iofacciolevacanzeinveneto: quindi invito tutti quelli che potranno, perché mi rendo conto che ci sono anche famiglie in difficoltà o gente che si è mangiata le ferie nei mesi scorsi, a fare le vacanze in Veneto. Noi proponiamo che il bonus vacanza sia di almeno 250 euro a persona, non 500 euro a famiglia come propone il ministro. Questo penso sia fondamentale, se non altro, per cominciare a far ripartire il turismo interno che, per l’area del Quartier del Piave, era già abbastanza cospicuo”.

“Dopo questa crisi – conclude – il modo di fare turismo cambierà, tutti i paradigmi sociali cambieranno e il tema della sicurezza e dell’igiene sarà fondamentale. Io credo che su questo dovremo giocarcela perché, come Regione, siamo all’avanguardia e questo è riconosciuto a livello internazionale. Le nostre strutture sul territorio, quelle del Quartier del Piave, caratterizzate da un turismo anche di area aperta, penso all’agriturismo e ai percorsi sul territorio ma anche le stesse cantine, si potranno organizzare con il cosiddetto “distanziamento sociale”. Provvedere a capire che il turista che arriverà prossimamente avrà delle esigenze diverse e noi dovremo essere preparati come territorio a farlo”.

L’invito dell’assessore Caner agli operatori turistici del territorio è quello di mettersi in contatto con l’Ulss 2 di Treviso per redigere dei protocolli di sicurezza specifici per queste zone.

Per esempio, per il turismo enogastronomico delle cantine, secondo l’assessore al turismo della Regione Veneto, ci vorrà un protocollo che metta in sicurezza il turista e gli operatori.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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