Recupero e riuso dei farmaci per ridurre gli sprechi e razionalizzare la spesa: le misure della Regione

Sonia Brescacin, presidente della Commissione Sanità e Sociale in Regione Veneto

Importante voce di spesa nell’ambito della Sanità, i farmaci rappresentano oggi anche un’opportunità di risparmio e solidarietà, se recuperati e riutilizzati, riducendo così gli sprechi. “A partire dal 2011, con la Legge “a sostegno della solidarietà, del contenimento della spesa pubblica e della tutela della salute“, la Regione Veneto regolamenta il recupero, la restituzione e la donazione di farmaci non scaduti a strutture pubbliche e organizzazioni no-profit di assistenza sanitaria” spiega Sonia Brescacin, presidente della Commissione Sanità e Sociale in Regione Veneto.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere il corretto recupero e riuso dei farmaci ancora validi e correttamente conservati, provenienti dalle residenze sanitarie assistenziali (RSA), dalle famiglie assistite a domicilio e dall’assistenza domiciliare integrata.

Questi farmaci possono essere donati a organizzazioni senza scopo di lucro, riconosciute dalla Regione, che si occupano direttamente del loro riutilizzo. Anche i cittadini possono concorrere, consegnando i farmaci presso i punti di raccolta, i quali si occupano poi della distribuzione. Qui i principali punti di raccolta dell’ULSS 2 Marca Trevigiana: https://www.aulss2.veneto.it/recupero-farmaci-validi

“Nel 2019 è stato registrato un significativo aumento delle confezioni recuperate, grazie al contributo dei cittadini attraverso i punti di raccolta e anche con donazioni dirette a organizzazioni no-profit: il numero di confezioni riutilizzate è aumentato del 55% rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2015, inoltre, è interessante notare il passaggio da 8.691 a 43.126 confezioni. Nel 2020 la pandemia ha comportato una significativa diminuzione del numero di confezioni recuperate ma il conseguente deficit economico è stato relativamente contenuto (-7%)” spiega Sonia Brescacin.

Questa iniziativa sta dando linfa a collaborazioni importanti, come quella avviata dalla Caritas di Vittorio Veneto – Conegliano e l’ULSS2 Marca Trevigiana, che hanno sviluppato un protocollo operativo per il recupero e la distribuzione dei farmaci (qui il link).

I requisiti per poter recuperare i farmaci

  • Confezione integra.
  • Conservazione secondo le indicazioni del produttore relative a temperatura, luce e umidità.
  • Lotto e data di scadenza visibili (la data di scadenza deve essere di almeno 8 mesi per il riutilizzo da parte di organizzazioni no-profit.
  • Presenza del foglietto illustrativo.

I farmaci che richiedono una conservazione a temperatura controllata sono esclusi dal processo di riutilizzo, data l’impossibilità di garantire la catena del freddo.

La Legge Regionale prevede misure di controllo sull’attività di recupero da parte delle aziende sanitarie, che devono inviare alla Regione una relazione annuale sull’attività di restituzione, donazione e recupero dei farmaci. La Regione elabora e analizza i dati forniti dalle Aziende Sanitarie al fine di migliorare le procedure di distribuzione diretta dei farmaci, riducendo l’eccesso di stoccaggio da parte dei pazienti e considerando alternative per la distribuzione.

(Foto: Sonia Brescacin).
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