Salvini chiude al terzo mandato: “Per il dopo Zaia ho una decina di nomi”

Matteo Salvini e Luca Zaia

“Per il dopo Zaia ho in mente una decina di nomi, tra questi anche quello di una donna”. Se la vita fosse un libro questa frase pronunciata dal vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini si troverebbe alla fine di un capitolo lungo 15 anni, proprio prima dell’inizio di uno nuovo, quello del “dopo Zaia” alla guida della Regione. 

Ma la “bordata salviniana” ha un peso specifico doppio: oltre a simboleggiare la resa della Lega sulla battaglia del terzo mandato, le parole sono state pronunciate, secondo molti un vero e proprio affronto, a Treviso, la capitale indiscussa dello “Zaiastan“.

Per i leghisti della Marca neppure il tempo di assorbire il colpo della candidatura di Vannacci in Europa che arriva un altro boccone amaro: passi anche la resa sul terzo mandato, ma “l’avere in mente dei nomi” senza interpellare il governatore più amato d’Italia sembra veramente troppo.

In serata, una nota della Lega ha chiarito la situazione e messo in chiaro con gli alleati del centrodestra che anche senza Zaia la guida del Veneto, con buona pace dei meloniani, spetterà ancora al carroccio.

“Il prossimo governatore del Veneto sarà della Lega – si legge -. Nella convinzione che il vincolo dei due mandati per il presidente di Regione sia una limitazione alla libertà di scelta dei cittadini – tanto che la Lega è stata l’unica forza in Parlamento a chiederne la modifica – continueremo a lavorare al massimo per il bene supremo del territorio. Luca Zaia è un patrimonio per i Veneti e per tutti gli Italiani: potrà ambire a fare qualunque cosa”. 

Caner: “Fondamentale avere l’appoggio del governatore”

E così in appoggio del governatore tornano a scendere in campo – come già accaduto in queste situazioni – i suoi luogotenenti: “Come giunta e come Lega noi continuiamo a lavorare e a sperare nel terzo mandato – spiega l’assessore Federico Caner – ma se questo non dovesse succedere credo che al futuro candidato sarà fondamentale avere l’appoggio e il gradimento di Zaia“.

“Non sono solo io, ma i Veneti che vorrebbero Zaia come governatore per molti altri anni. – commenta invece il capogruppo in consiglio regionale Alberto Villanova – La Lega si sta impegnando in totale solitudine, Purtroppo però a decidere sono anche parlamentari di altri partiti alla quarta o quinta legislatura. Sappiamo tutti che anche se togliessero la possibilità ai Veneti di rieleggere Zaia, noi potremo comunque mettere sul piatto molti nomi di spessore: sindaci e consiglieri regionali della Liga hanno migliaia di preferenze personali. Impensabile non tenerne conto alle prossime regionali”.

Nella lista dei dieci papabili pensata da Salvini, oltre a segretario regionale Alberto Stefani e Elisa de Berti, sono in molti ad essere convinti che sia presente anche il sindaco di Treviso Mario Conte. Lui al momento non si sbilancia: “Oggi chi fa il sindaco continui a farlo così come chi è presidente della regione – commenta – Zaia è il presidente di regione più amato e stimato e quindi parlare oggi di regionali mi sembra prematuro“.

Chi è invece felice delle parole di Matteo Salvini sono sicuramente gli esponenti di Fratelli d’Italia che ormai da mesi chiedono a gran voce la guida del Veneto dopo le prossime elezioni e  indicando il Senatore Bellunese Luca De Carlo come il nome ideale: “Giustamente Salvini dice quello che crede, noi come Fratelli d’Italia abbiamo i nostri – commenta il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra -. Salvini, se non altro, finalmente chiude al terzo mandato e da qui si parte: i nomi li conoscete bene, se chiedete a me sicuramente il nostro coordinatore regionale Luca De Carlo che vedrei molto bene in quel ruolo”.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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