“Chimica”, la canzone di Donatella Rettore e Ditonellapiaga in gara al settantaduesimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo, si è piazzata 16esima nella classifica finale.
A vincere e convincere la maggioranza degli italiani sono stati Mahmood e Blanco con “Brividi”, mentre il secondo e terzo posto sono andati rispettivamente ad Elisa con “O forse sei tu” e all’eterno Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”.
In molti hanno apprezzato la performance e l’energia portata sul palco dell’Ariston dalla cantautrice di Castelfranco Veneto nel suo singolare duetto con Ditonellapiaga.
“Chimica” è un brano che esalta l’amore fisico e il sesso libero senza inibizioni con frasi provocatorie come “non m’importa del pudore, delle suore me ne sbatto totalmente”.
La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi ha definito la Rettore la “vincitrice morale” del Festival, anche se sembra che la sua canzone sia stata sottovalutata da chi, fino all’ultimo minuto, ha il potere di “spostare” i voti con recensioni e commenti nei social e nelle trasmissioni televisive più seguite dagli italiani.
Solo gli ascolti dei prossimi mesi potranno dare ragione ai tanti fans della Rettore, che ieri sera è stata protagonista di un simpatico siparietto con il conduttore Amadeus.
Prima di cantare, la Rettore, alla sua quinta partecipazione al Festival (la prima nel 1974 e l’ultima nel 1994), ha salutato la famosa conduttrice veneziana Mara Venier, in prima fila tra il pubblico, con la frase “Bea tosa te vojo ben”.
Amadeus le è andato dietro, sottolineando che a questo Festival si parla anche veneto e rilanciando con le frasi in dialetto “situ pronta per cantar?” e “volemo parlar in veneto per tutta la sera se te vol?”.
Questo sketch ha scatenato i commenti nei social, con gente che ha dimostrato di apprezzare la simpatia, il coraggio e il look della Rettore e chi, invece, non è rimasto colpito dalla sua partecipazione al Festival criticandola senza risparmiare frasi al vetriolo.
Chi ascolta “Chimica” più di una volta, però, potrebbe essere portato a canticchiare continuamente una canzone che è sicuramente ballabile, soprattutto se si guarda l’esilarante video ufficiale che accompagna il brano.
Ai posteri l’ardua sentenza…
(Foto: web- Festival di Sanremo).
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