Strage di Mestre, 7 le vittime identificate: c’è una bimba di 12 mesi. Un neonato tra i sopravvissuti

L’apocalisse al cavalcavia Vempa di Mestre

È di 21 deceduti, fra cui due minori (una è una bimba di appena un anno), e 15 feriti il bilancio ufficiale del drammatico incidente di ieri sera a Mestre. Delle 21 vittime, ad ora solo 7 sono state identificate. Fra queste c’è Alberto Rizzotto, il quarantenne di Tezze di Piave (Vazzola) che si trovava alla guida del bus quando il mezzo, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, ha sfondato il guardrail del cavalcavia Vempa precipitando per oltre dieci metri a poca distanza dalla linea ferroviaria. 

Dei 15 sopravvissuti, tra cui un neonato, solo 11 sono stati identificati fino ad ora. Fra questi si contano quattro cittadini ucraini, un tedesco, un francese, un croato, due spagnoli e due austriaci. I feriti, al momento ricoverati negli ospedali di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo, hanno riportato ferite gravi nell’impatto: cinque di loro stanno lottando per la vita in terapia intensiva.

A bordo del bus diretto allo “Hu” camping di Marghera c’erano cittadini stranieri di diverse nazionalità. Il conducente deceduto era l’unico italiano. A comunicare i dati ufficiali della tragedia è stato questa mattina il prefetto di Venezia Michele Di Bari che ha tenuto un breve punto stampa.

Stando a quanto appreso fino ad ora, tra le cause dell’incidente l’ipotesi più accreditata è quella di un malore dell’autista, un professionista esperto. È da escludersi al momento un guasto del mezzo, un bus elettrico di ultima generazione preso in affitto dal camping dove alloggiavano le persone a bordo. Come sottolineato dal prefetto, non si può escludere che altri passeggeri siano saliti a bordo durante la corsa, ma bisognerà attendere le prossime ore per averne conferma.

“Il quadro è in continua evoluzione – sottolinea Di Bari ponendo l’accento sulla tempestività con cui ieri si è attivata la macchina dei soccorsi –. Ringrazio i Vigili del Fuoco (almeno 70 quelli che ieri sono intervenuti sul luogo della tragedia dal distaccamento di Mestre che si trova a poca distanza dal cavalcavia), le Forze dell’ordine e i sanitari dell’Ulss 3 che hanno prestato un servizio essenziale nelle prime fasi di soccorso e che hanno già allestito un punto d’accoglienza per i famigliari delle vittime a cui verrà fornita piena assistenza psicologica. Al momento sono tre i nuclei familiari giunti sul posto per il riconoscimento“. 

Come ha fatto sapere il prefetto, in queste ore le forze si stanno concentrando sull’identificazione delle vittime e dei feriti in sinergia con il Ministero dell’Interno, che ha aperto un canale di comunicazione con i consolati.

La Regione e il Comune di Venezia hanno annunciato tre giorni di lutto con bandiere a mezz’asta in tutto il Veneto.

Nel frattempo, nel luogo dell’incidente, un’arteria che collega Venezia a Mestre altamente trafficata, la viabilità è stata ripristinata. Il bus è stato rimosso questa mattina attorno alle 5 e portato, fa sapere il prefetto, “in un luogo sicuro”. Spetterà ora alla magistratura in sinergia con le forze dell’ordine ricostruire l’esatta dinamica che ha causato la tragedia. All’attenzione degli inquirenti anche il guard rail sfondato per verificare che fosse a norma. Lungo il tratto stradale dove è precipitato il bus sono in corso dei lavori di consolidamento dei piloni del cavalcavia.

Il cordoglio delle autorità, da Meloni a Macron

“I nostri pensieri sono rivolti al popolo italiano, alle famiglie e ai cari delle vittime della terribile tragedia di Venezia”: queste le parole di cordoglio del Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron una volta appreso del drammatico incidente in cui sono coinvolti anche alcuni cittadini francesi.

“Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime il più profondo cordoglio, suo personale e del governo per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Il presidente Meloni è in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie di questa tragedia” si legge nella nota ufficiale diffusa da Palazzo Chigi.

Il presidente di UPI Veneto, Stefano Marcon, si unisce al profondo cordoglio delle Istituzioni per il drammatico incidente di Mestre, rivolgendo un pensiero alle vittime, ai feriti e ai familiari a nome di tutte le Province del Veneto: “Non ci sono parole per descrivere il profondo dolore che il tragico incidente accaduto ieri sera a Mestre, che ha coinvolto cittadine e cittadini da più nazioni, lascia nel cuore di tutti noi, presidenti di Provincia, colleghi sindaci e autorità – le parole di Marcon – esprimo massimo cordoglio per le vittime, tra cui anche l’autista, nostro concittadino trevigiano, per le persone rimaste ferite, alcune ora ricoverate in gravi condizioni, e per i familiari”.

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(Foto: Qdpnews.it).
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