Un autunno coi carburanti alle stelle e quel cartello del prezzo medio che sembra non aiutare

Un autunno coi carburanti alle stelle

Niente di nuovo sul fronte carburanti: dal primo di agosto i prezzi della benzina e del diesel non hanno quasi mai dato segnali positivi, hanno traballato di qualche millesimo solamente, intorno a quel 1.950 €/l che tende più al 2 che all’1,9. Una novità sicuramente meno percepita rispetto alle prime stangate primaverili, quando il gasolio aveva addirittura sorpassato la verde, in quella zona dell’oltre due euro al litro che non avremmo mai immaginato di raggiungere. Se c’era chi pensava che dopo le ferie i prezzi sarebbero calati… beh, non è stato così. Abbiamo chiesto all’osservatorio di Prezzi Benzina.it e al suo amministratore delegato Stefano Bittante, di origini asolane, come valuta questa situazione e le risposte non sono molto rassicuranti.

“Semplicemente ogni volta che gli Stati arabi annunciano un taglio della produzione, i prezzi vanno alle stelle. Non noto grandi differenze rispetto a quanto già avvenuto in passato. Posso dire che sicuramente c’è stata una sfortunata serie di eventi per quanto riguarda il nostro governo: da quando è stata resa effettiva la legge sull’introduzione del cartello del prezzo medio regionale non c’è stato un giorno in cui questo sia sceso, anzi continua a salire. Lo fa lentamente, ma inesorabilmente. Non è che sia per forza colpa del governo: l’idea alla base di questo cartello era proprio quella di calmierare i prezzi, ma il momento che è stato scelto è stato il peggiore”.

Può succedere ancora quel fenomeno del “sorpasso” del gasolio?

Nessuno ha la sfera di cristallo: per capirlo bisognerebbe continuare a monitorare il mercato del gas, che fa da campanello d’allarme in questi casi. Mi spiego: il gasolio viene utilizzato sia per l’autotrazione che per il riscaldamento. Se dovesse salire a dismisura il prezzo del gas, il gasolio potrebbe subire un incremento di valore, mentre se il gas rimanesse a un prezzo conveniente, nessuno si metterebbe mai a bruciare gasolio per i propri scopi. Non tutte le strutture consentono una scelta, certo”.

E i gestori cosa dicono?

Per loro l’indicazione del prezzo medio è sicuramente un onere in più e la legge non è chiarissima in certi punti. Per esempio, all’inizio ci si chiedeva se, oltre alla domenica, durante le ferie estive fosse necessario esporre il prezzo medio oppure no. Ci chiedevano: se vado in ferie devo mandare qualcuno per me a esporlo al mattino prima delle 10.30 oppure posso lasciarlo in self-service, oppure ancora devo chiudere anche quello sportello? La risposta dipende dalle disposizioni lavorative regionali, che cambiano da regione a regione.

E gli utenti?

Non è semplice per gli utenti e forse un po’ anacronistico per la questione dei cartelli. Noi, per esempio, abbiamo inserito all’interno dell’applicazione il prezzo medio giornaliero regionale o nazionale, quello autostradale e quello per ogni distributore, valori che andiamo a paragonare. In più c’è un filtro che consente di vedere solo quelli sotto alla media.

C’è chi dice che se non avessero applicato questa legge, il prezzo sarebbe schizzato ancora più in alto, ma ci sono dei casi anche a livello di cronaca nazionale che hanno dimostrato come gestori con prezzi fuori mercato continuino a lavorare con prezzi fuori mercato. Anche per i gestori fantasma, quelli che in realtà sono soltanto presidianti per compagnie più ampie, il fatto di dover esporre il prezzo medio è un onere da gestire con un software. I software, si sa, costano e quel prezzo, alla fine, qualcuno deve pagarlo.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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