Un tiramisù per l’Emilia-Romagna: Zaia lancia l’asta di beneficenza, il ricavato alle popolazioni alluvionate

Non è la prima volta che il presidente della Regione Luca Zaia lancia delle aste a scopo benefico, consapevole anche della generosità dei “suoi” veneti.

La prima ad essere annunciata fu, in uno dei periodi più difficili di questo secolo, durante il lockdown. Il governatore del Veneto nel corso di una delle quotidiane dirette Facebook dalla sede della Protezione civile di Marghera “batté” un uovo di Pasqua dal peso di 10 chili. 

A vincere, in quell’occasione, fu l’imprenditore Munir Semsi con un’offerta da capogiro: si accaparrò l’uovo offrendo 30 mila euro.

Oggi, durante l’evento dedicato ai Veneto Creators, Luca Zaia ne ha di fatto lanciata un’altra. Il governatore è stato impegnato nella realizzazione del tiramisù, il dolce simbolo del Veneto, con l’aiuto della pederobbese Alessia Michielon che assieme alla sorella Sara ha ideato Ruote Libere”, un progetto per rendere il settore turistico più inclusivo per tutti.

Zaia impegnato nella realizzazione del tiramisù che verrà messo all’asta

“In ogni ristorante veneto servono questo dolce, in Friuli trovi la Gubana” scherza Zaia per rispondere a chi gli chiede di chi sia la paternità di questo dolce.

Questo è un tiramisù fatto a quattro mani – commenta Zaia mostrando il prodotto finito – e una cosa così non è mai accaduta. Se non avessi avuto il suo aiuto non avrei mai realizzato questo piatto”.

Ed ecco che il governatore del Veneto lancia l’idea: “Questa porzione la abbattiamo e la mettiamo all’asta – spiega il governatore – il ricavato lo doniamo agli emiliano-romagnoli in ginocchio dopo l’alluvione della scorsa settimana”.

È ancora troppo presto per conoscere la base d’asta da cui partirà il tiramisù, ma mai sottovalutare l’ingegno di Zaia e soprattutto la generosità del popolo veneto. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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