Veneto, approvato il protocollo con le farmacie: 26 euro per un tampone rapido nelle strutture aderenti

Nella riunione della giunta della Regione Veneto di questa mattina è stato approvato il protocollo con le farmacie per l’effettuazione dei tamponi rapidi antigenici.

Il protocollo prevede un’adesione volontaria da parte dei farmacisti che nelle loro strutture dispongono di spazi adeguati a fornire questo servizio ai propri clienti.

Le persone potranno andare nelle farmacie per i test rapidi antigenici senza prescrizione medica (senza ricette) e queste strutture dovranno garantire degli ambienti consoni a questo tipo di attività fuori dai normali orari di apertura (quindi anche di sera).

Per questo servizio, i farmacisti dovranno procurarsi del personale sanitario (un infermiere) che potrà effettuare i tamponi.

I farmacisti dovranno inserire l’esito dei tamponi (positivi e negativi) all’interno del portale regionale ed è stato concordato un prezzo di 26 euro a tampone che comprende il fatto che le farmacie si procurino i test e i dispositivi di protezione individuale, si occupino dello smaltimento del materiale sanitario e si procurino anche il personale infermieristico richiesto.

Alcune Regioni italiane come il Lazio, il Trentino Alto-Adige e l’Emilia-Romagna avevano già iniziato questo percorso che il Veneto ha voluto garantire anche ai propri cittadini.

L’assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin, che ha sostituito il governatore Zaia nella consueta conferenza stampa nella sede della Protezione civile della Regione Veneto, ha spiegato che il ruolo delle farmacie sarà importante ma non potrà sostituire l’attività clinica.

Rispetto ai dati dei contagi da Covid-19, c’è un andamento stabile che denota ancora una pressione importante nelle strutture ospedaliere oltre ad un alto numero di positivi.

Per l’assessore Lanzarin, quest’ultimo aspetto è legato al fatto che in Veneto si fanno ancora tanti tamponi.

“Il ministero ci ha detto che chiarirà con una circolare i casi confermati rispetto ai tamponi rapidi antigenici – ha spiegato l’assessore Lanzarin – Intanto continua l’attività con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta per l’effettuazione dei tamponi”.

L’assessore alla sanità della Regione Veneto ha aggiunto che stanno andando avanti le vaccinazioni per il Covid ma, causa del maltempo, slitterà di un giorno la seconda tranche di vaccini per sanitari ospedalieri, operatori e ospiti delle Rsa in Veneto.

Questi i dati di oggi, martedì 29 dicembre 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.258.961 tamponi molecolari, 1.792.463 test rapidi, 246.089 positivi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 2.655 positivi in più nelle ultime 24 ore, 90.365 positivi al Covid in questo momento, 3.395 ricoverati totali per Covid di cui 397 terapie intensive (10 terapie intensive in più di ieri e 31 negativizzati) e 2.998 ricoverati in area non critica (9 in meno di ieri), 6.298 morti in totale (191 in più di ieri ma alcuni dati caricati sono dei giorni precedenti) e 10.519 dimessi.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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