Veneto, chiusura degli uffici regionali e chiarimenti all’ordinanza sulla sospensione delle manifestazioni

Considerato il clima di preoccupazione creato dall’emergenza da Coronavirus, tra la popolazione serpeggia una evidente incertezza su quelle che sono le attività e i servizi rimasti aperti.

A tal proposito, la Regione Veneto ha emesso un documento nel quale vengono forniti dei chiarimenti su questo punto, mentre gli uffici regionali a partire da oggi, martedì 25 febbraio, non saranno aperti al pubblico.

Nello specifico, risultano sospese “tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali“.

In altre parole, non si svolgeranno gli eventi e le manifestazioni che non rientrano nel normale calendario di svolgimento delle attività.

Stop, quindi, a fiere, sagre, attrazioni, concerti e lunapark. Niente da fare neppure per le rappresentazioni teatrali e cinematografiche in programma. Chiuse anche le discoteche e le sale da ballo.

Nessun cambiamento, invece, per le attività legate alle ordinarie pratiche sportive: via libera a corsi di vario genere e allenamenti sportivi. Aperti i centri linguistici, i doposcuola, i corsi di scuola guida, i centri museali, oltre agli impianti sportivi, comprese le palestre e le piscine sia pubbliche che private.

Nessuno stop neppure per i mercati, le mense e i pubblici esercizi. I matrimoni e le esequie, civili e religiose, potranno svolgersi a patto che siano presenti solamente i famigliari.

Per ciò che riguarda i trasporti pubblici, le aziende che hanno in gestione il servizio si occuperanno della loro disinfezione giornaliera, utilizzando prodotti disponibili sul mercato.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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