Veneto, la zona arancione si avvicina con Rt a 1,12: continua la preoccupazione per le scuole

L’Italia si sta colorando sempre di più di arancione in questa nuova fase dell’emergenza Covid e davanti a questa situazione cresce la preoccupazione delle autorità sanitarie nazionali.

L’Rt del Veneto è 1,12 mentre i tassi di ospedalizzazione sono 12% nelle terapie intensive e 14% nell’area non critica (l’incidenza è di 151,3 positivi ogni 100 mila abitanti).

Con questi dati il Veneto tornerà con buona probabilità in zona arancione con tutte le nuove restrizioni che peseranno su un’economia già in difficoltà.

Il presidente Luca Zaia, nonostante il calo dei contagi in Veneto negli ultimi due mesi, non ha nascosto la sua preoccupazione per la crescita dei contagi e per quello che sta succedendo nelle altre Regioni italiane.

Il governatore del Veneto ha sottolineato che la sua Regione, che a dicembre si trovava nella stessa situazione di difficoltà nella quale si trovano ora alcune Regioni italiane, non ha avuto lo stesso trattamento da parte dell’opinione pubblica e dei media, visto che aveva subito una forte pressione dal punto di vista della comunicazione.

Zaia ha ribadito di evitare ogni forma di assembramento non necessaria, cercando, soprattutto per chi non ha problemi di orario per andare a fare la spesa, di scegliere delle ore nelle quali le altre persone sono impegnate con il lavoro, evitando di andare negli orari di punta.

A livello nazionale, un ottantenne su tre perde la vita per il Covid e l’età media delle mortalità è proprio 80 anni (sei morti su dieci hanno ottanta anni).

I contagi diretti e indiretti legati all’apertura delle scuole restano il vero problema di questo particolare momento e il Veneto continua a monitorare gli istituti scolastici della Regione nei quali ci sono classi in isolamento.

Da inizio gennaio ad oggi, in Veneto ci sono stati 1.991 eventi dove si sono verificati dei casi di positività che hanno coinvolto 2.372 studenti e sono stati messi in quarantena 34.152 ragazzi.

In questi due mesi, i docenti veneti positivi sono stati 323 con 2.238 docenti in quarantena.

In questo momento ci sono 928 eventi dove si sono verificati dei casi di positività, 928 positivi e 16.490 persone in isolamento (967 docenti): in tutto questo ha pesato molto l’apertura delle scuole secondarie di secondo grado.

Il presidente Zaia ha spiegato che è stata recepita una parte delle linee guida dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che prevede ufficialmente che ci sia una sola dose di vaccino per tutte le persone che si sono infettate da meno di sei mesi.

C’è ancora molto dibattito rispetto al tema dell’intervallo tra la prima e seconda dose del vaccino contro il Covid ma al momento la comunità scientifica parla ancora del richiamo entro il 21esimo giorno.

Questi i dati di oggi, giovedì 4 marzo 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 4.094.138 tamponi molecolari, 3.288.789 tamponi rapidi, 41.031 tamponi nelle ultime 24 ore, 1.487 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 338.237 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 26.601 positivi in questo momento, 1.358 ricoverati di cui 156 terapie intensive (una persona in più di ieri) e 1.202 ricoverati in area non critica (8 in più di ieri), 9.911 morti in totale (20 morti in più di ieri) e 16.241 dimessi.

La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 3,62%.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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