Veneto, nel 2019 scende il numero dei decessi nell’artigianato, stabile l’andamento nell’ultimo triennio

Nel 2019 in Veneto scende il numero dei decessi sul posto di lavoro nel settore dell’artigianato.

Dall’analisi dei dati Inail per Cna Veneto gli infortuni con esito mortale da gennaio a novembre del 2019 sono stati 14, di cui 9 sul posto di lavoro e 5 in itinere, mentre nello stesso periodo del 2018 erano stati 23 di cui 17 in loco e 6 mentre il lavoratore raggiungeva l’impresa. Nello stesso periodo a calare sono anche le denunce di infortunio che da 8.096 sono passate a 7.566.

“I dati mostrano uno scenario in lieve miglioramento rispetto al passato, ma è chiaro che anche se si parlasse di un solo decesso non potremmo comunque ritenerci soddisfatti – è il commento del Presidente della Cna del Veneto Alessandro Conte che invita a non abbassare la guardia – sebbene alcuni episodi possano rappresentare degli accadimenti difficilmente evitabili riteniamo non accettabile che nel 2020 si possa ancora morire sul posto di lavoro. Per questo è necessario continuare a lavorare prima di tutto sulla prevenzione”.

Guardando ai dati del triennio 2016 – 2018, l’andamento resta più o meno stabile. Gli infortuni con esito mortale sono stati 25 nel 2016, 16 nel 2017 e 24 nel 2018. Le denunce di infortunio sono state 8.176 nel 2016, 8.092 nel 2017 e 8.912 nel 2018.

“I dati mostrano quanto sia necessario continuare a lavorare attivamente sulla prevenzione” – dichiara Andrea Polelli che dirige Ecipa Nordest, la società di Formazione e Servizi delle Cna del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige – Tutte le Cna si impegnano costantemente in campagne di sensibilizzazione e di formazione con una distribuzione capillare delle attività formative rivolte ad artigiani e ai loro collaboratori e dipendenti. Un’azione favorita e sostenuta dagli organismi bilaterali dell’artigianato”.

Nell’ambito dell’artigianato i più a rischio sono le persone occupate nei settori dell’edilizia e delle costruzioni e quanti manipolano nei processi lavorativi “sostanze pericolose”.

In alcuni casi – continua Polelli – l’esposizione è particolarmente significativa e, nel contempo, sottostimata nella percezione falsata, sia degli imprenditori che dei lavoratori. A seconda delle lavorazioni, gli artigiani possono entrare in contatto con svariate sostanze“.

“Le stesse, – sottolinea – se non correttamente gestite, e in carenza della necessaria formazione e del corretto impiego degli opportuni dispositivi di protezione individuale (i cosiddetti Dpi), possono causare diversi tipi di danno ed avere conseguenze gravi (non a caso aumenta il dato delle malattie professionali)”.

“È pertanto cruciale – conclude il direttore – sviluppare una cultura della prevenzione”.

(Fonte e foto: CNA Veneto).
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