Veneto verso la zona rossa e il governo pensa alla chiusura di tutte le scuole. Zaia: “Bonus e congedi”

Crescono i contagi e i positivi al Covid anche nella Regione Veneto che potrebbe finire in zona rossa da lunedì insieme ad altre Regioni italiane (l’Rt del Veneto è a 1,28).

In questo momento le terapie intensive in Italia hanno superato la soglia del 30% che rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione (le terapie intensive in Italia coinvolgono al momento 2.859 pazienti con oltre 25 mila nuovi casi e 373 morti).

La percentuale dei positivi sui tamponi in Italia è del 6,9% e in una settimana si è passati da 41.800 nuovi casi a 56 mila nuovi casi.

Il presidente Luca Zaia non ha nascosto la sua preoccupazione per la variante inglese e per le altre varianti, brasiliana e sudafricana, che hanno colpito maggiormente il centro Italia con importanti restrizioni introdotte dalle autorità regionali.

Intanto ieri è stato autorizzato il vaccino Johnson & Johnson e oggi ci dovrebbe essere anche il via libera da parte di Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco).

Zaia ha spiegato che il Veneto è sul filo del rasoio e potrebbe passare in zona rossa con pesanti contraccolpi per l’economia della Regione (la percentuale delle terapie intensive è 14% mentre per l’area non critica la percentuale è 17% e l’incidenza è 194,4 positivi su 100 mila abitanti).

“Abbiamo un campanello d’allarme che si è acceso – spiega Zaia – In questa fase non abbiamo quella pressione ospedaliera che ci fa dire ‘non ce la facciamo più’ però è altrettanto vero che 170 pazienti Covid in terapia intensiva ce li abbiamo e 1.538 sono il totale dei ricoverati. Come vi ho detto ieri la grande preoccupazione è quella di non ripartire con una curva forte di crescita da una base di 1.500 ricoverati invece di 0”.

Il presidente del Veneto oggi ha spiegato al governo che manca il clima di marzo, visto che i cittadini sono stremati da un anno di restrizioni e problemi economici, e ha chiesto che venga fatta una comunicazione istituzionale alla popolazione che dia una prospettiva di programmazione per tutti.

La proposta del governo è quella di utilizzare il modello di dicembre: zona rossa nei giorni festivi (dal 15 marzo al 6 aprile) oltre all’ipotesi di estendere la zona arancione a tutta Italia negli altri giorni (chi è in zona rossa rimane in zona rossa).

Zaia ha chiesto che davanti a queste misure, si parla della chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, venga introdotto contemporaneamente al prossimo decreto il tema dei congedi parentali, dei bonus baby sitter e tutto quello che serve per aiutare le famiglie e i genitori lavoratori.

Sono arrivate delle rassicurazioni rispetto ai sostegni economici e ai ristori e il governatore del Veneto ha chiesto misure automatiche e la possibilità che ci sia uno speaker ufficiale delle istituzioni che rappresenti la posizione scientifica.

Grandi le preoccupazioni in merito ai problemi creati dal lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, rispetto al quale è giusto essere prudenti ma non è stato ancora provato il nesso di causalità rispetto ad alcuni eventi segnalati.

Zaia ha posto anche il problema dei tamponi, chiedendo al governo che possa essere fissata una percentuale di tamponi da fare sulla popolazione per misurare la circolazione del virus.

Questa mattina, inoltre, è stato approvato il protocollo per le vaccinazioni aziendali con le imprese che avranno come punto di riferimento il direttore generale delle diverse Ulss.

Oltre ai lavoratori, l’impresa potrebbe dare la possibilità di vaccinare gli over 60 familiari (benefit aziendale) oltre ai lavoratori.

Lunedì l’assessore regionale alla salute, Manuela Lanzarin, presenterà l’accordo con i medici di base che daranno il loro contributo nella lotta al virus.

Questi i dati di oggi, venerdì 12 marzo 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 4.182.479 tamponi molecolari, 3.430.170 tamponi rapidi, 46.146 tamponi nelle ultime 24 ore, 1.932 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 350.045 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 32.550 positivi in questo momento, 1.538 ricoverati di cui 169 terapie intensive (una in meno di ieri) e 1.369 ricoverati in area non critica (29 in più di ieri), 10.074 morti in totale (29 morti in più di ieri) e 16.696 dimessi.

La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 4,19%.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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