Zaia non vuole la paralisi degli ospedali: presentato il nuovo Piano di Sanità Pubblica della Regione Veneto

Presentato il nuovo Piano di Sanità Pubblica della Regione Veneto, con mille posti letto nelle terapie intensive, in cui sono stati definiti l’attività ospedaliera e gli interventi da attuare nei prossimi mesi, fino a maggio 2021, per contrastare l’emergenza Covid in base al numero dei contagi rilevati.

Sono stati definiti cinque indicatori di rischio, dal verde al rosso, per la gestione delle terapie intensive oltre alle varie fasi: nella fase 1 rimane l’attività ordinaria; nella fase 2, dove ci troviamo, posti letto aggiuntivi negli ospedali hub; nella fase 3 si attivano i “Covid Hospital”.

Abbiamo capito dall’esperienza che mediamente 200 posti letto in terapia intensiva non-Covid li dobbiamo garantire – ha spiegato Luca ZaiaIn base all’occupazione delle intensive da pazienti Covid, da 0 a 50 scatta la prima fase “verde”, da 51 a 150 la seconda fase “azzurra”, da 151 a 250 la terza “gialla”, da 251 a 400 la quarta “arancione”, da 401 in su la quinta “rossa”. Ognuna ha un’escalation nell’organizzazione sanitaria che va dalla cura dei malati nei singoli ospedali fino alla sospensione di ogni attività ordinaria”.

“Vedo che qualcuno si ostina a fare tabelle sulla mortalità di patologie varie, ma il Covid ha una caratteristica pericolosa: riempie gli ospedali – continua Zaia – Con ospedali pieni non riusciremmo a curare tutte le altre malattie. Un mese di fermo sanitario sono sette milioni di prestazioni in meno. Possiamo solo organizzare la macchina, incentivare i test, essere digitali, ma se i cittadini non danno una mano, alla fine il punto dove ci incontreremo sarà in ospedale”.

“Dobbiamo capire che l’emergenza è l’impossibilità di curare i cittadini – conclude il presidente della Regione Veneto – Il problema è se si riempiono gli ospedali, e io la paralisi non la voglio”.

Questi i dati di oggi sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 2.158.487 tamponi molecolari, 1 milione e mezzo di test rapidi, 36.843 positivi dall’inizio dell’emergenza (490 in più nelle ultime 24 ore), 10.256 positivi ad oggi, 13.185 persone in isolamento (124 in più di ieri), 537 ricoverati (51 in più di ieri), 61 persone in terapie intensiva (9 in più di ieri), 2.268 morti in totale e 4.387 dimessi.

I sintomatici di oggi a domicilio sono 376 su 9.746 positivi (3,86%).

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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