“Se entro il 2024 non arriva l’autonomia non fallisce la Lega ma fallisce il governo” usa parole dure il governatore del Veneto Luca Zaia dal palco della festa Carroccio di Cervia parlando di quella che per lui è sempre stata “la madre di tutte le battaglie”.
È un messaggio inequivocabile quello che il governatore del Veneto lancia a Palazzo Chigi visto che “l’autonomia è nel programma di governo – continua Zaia – e non farla significa venire meno a un patto, se poi si rompe non si sa dove finiscano i cocci”.
Zaia ha nuovamente ribadito come l’autonomia non sia la secessione dei ricchi: “Finiamola con le leggende metropolitane, non portiamo via nulla a nessuno e non è sicuramente l’assalto all’unità nazionale”.
Secondo il governatore se esiste un’Italia a due velocità non è sicuramente colpa dell’autonomia “se non la facciamo per scelta tra qualche anno saremo costretti ad attuarla – continua – perché questo è un paese che se non entra nell’ottica del federalismo porterà i libri in tribunale”.
Zaia ha poi ribadito come sia “immorale che ci siano cittadini che siano costretti a farsi la valigia per andarsi a curare fuori regione ed è altrettanto immorale che ci siano delle città o dei borghi dove la spazzatura non viene raccolta. Lo diciamo noi che nelle comunità abbiamo tolto i cassonetti ma non abbiamo i cumuli di rifiuti in strada”.
Sono stati 2 milioni e 378 mila i veneti andati a votare per l’autonomia e “noi come regione abbiamo fatto i compiti per casa – ha ribadito il presidente della Regione – il 2024 è già una tempistica dignitosa che permette a tutti di meditare e riflettere. Se non ci credi non firmi certi patti”.
Zaia ha concluso ricordando che non ha nessuna riserva verso il governo di Giorgia Meloni “che ha introdotto l’obbligo dei Lep in finanziaria e discusso in parlamento un disegno di legge. Riserve le avrò nel caso un domani mi diranno che la maggioranza si sia spaccata e che non vogliono più votare questo progetto”.
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