Zaia sulla ripresa delle scuole: “No a “campane di vetro”, il Veneto costruirà delle linee guida alternative”

Il mondo della scuola protesta in piazza e le autorità della Regione Veneto non nascondono la loro preoccupazione per la ripresa scolastica che il Veneto auspica avvenga dopo le elezioni.

Il governatore Luca Zaia ha dichiarato che i governatori di tutte le Regioni stanno lavorando affinché le linee guida sull’apertura delle scuole possano essere interpretate anche per una loro sostenibilità reale.

La scuola deve poter ripartire ma il presidente della Regione Veneto ha precisato che se la soluzione per tornare tra i banchi è quella di barriere in plexiglass, box, cabine o altre realtà simili la perplessità è molta.

“Pensiamo che le linee guida che il comitato tecnico scientifico nazionale ha ipotizzato – ha affermato Zaia – possano essere reinterpretate mettendo in sicurezza i ragazzi ed è esattamente quello che è accaduto per le spiagge, per i ristoranti e per molte attività che avevano delle linee guida Inail sostanzialmente non praticabili che, poi, si sono trasformate nelle linee guida delle Regioni che hanno portato il loro contributo”.

Il Veneto vuole costruire delle linee guida alternative, tenendo aperto il dialogo con il governo in maniera costruttiva, senza contrapposizioni e prove muscolari.

L’obiettivo è cercare di mettere nelle condizioni sia i ragazzi che i docenti di lavorare in un ambiente non confinato dove ognuno, utilizzando le parole di Zaia, “vive sotto la sua campana di vetro che non c’entra nulla con la scuola”.

Rispetto al corso di laurea in Medicina a Treviso, il governatore del Veneto ha precisato di aver parlato anche questa mattina con il ministro Speranza e di essere fiducioso nel dialogo che si è instaurato con il governo.

Tra circa 8/10 mesi sarà concluso il nuovo ospedale, con mille posti letto, definito dal Presidente della Regione Veneto “la culla per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso”.

Nelle prossime ore – ha aggiunto Zaia – si deve assolutamente trovare una soluzione ad un’impugnativa che è un’onta nella storia di questo Paese. Se da un lato vi confermo che per noi non ci sarà un minimo istante di arresto delle iscrizioni e delle attività, dall’altro vi dico anche che auspico che si risolva questa paventata impugnativa, anche se il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok. Fino al 16 giugno c’è tempo per trovare una soluzione. Questo è il momento in cui la politica è chiamata a riparare il danno che fanno i burocrati”.

Se il governo deciderà di andare avanti con l’impugnativa, il governatore Zaia ha spiegato che il Veneto risponderà con “l’artiglieria pesante” di natura tecnico-legale, difendendo il provvedimento regionale fino alla Corte Costituzionale.

Zaia ha ringraziato la Protezione civile del Veneto per i 157 interventi in Provincia di Treviso e 164 in Provincia di Verona per i danni del maltempo di ieri (frane, allagamenti e criticità di varia natura).

Il presidente della Regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza che rimarrà aperto fino alla fine di questa ondata meteorologica.

Presente al punto stampa del governatore Zaia anche Paolo Rosi, direttore del 118 dell’Ulss veneziana e coordinatore del 118 del Veneto, che ha raccontato il ruolo degli operatori del 118 in questa emergenza epidemiologica.

Questi i dati del bollettino di oggi, lunedì 8 giugno 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 750.248 tamponi, 19.187 positivi, 319 ricoverati, 15 terapie intensive (un solo paziente Coronavirus su 15 in terapia intensiva), 1.955 morti in totale (1.401 morti in ospedale), 3.447 dimessi mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 68.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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