Il boscAsolo “fa scuola” in Polonia: alla Cittaslow International l’area naturalistica e didattica recentemente acquisita dal Comune

L’Amministrazione comunale di Asolo durante la conferenza del Consiglio di presidenza e del Comitato di coordinamento di Cittaslow International a Reszel

Ieri, sabato 15 aprile, è stata la giornata clou della visita in Polonia di una delegazione della città di Asolo, composta da rappresentanti dell’Amministrazione comunale e della società civile.

Dopo l’incontro svoltosi nella città di Sianow – aderente come Asolo alla rete internazionale delle Cittaslow – per un confronto dei risultati dell’indagine condivisa sulla percezione delle rispettive comunità riguardo all’essere parte di una “Città del Buon Vivere” – promossa nell’ambito del progetto europeo “Co-decision Common making Common Europe” – sabato la delegazione asolana ha partecipato alla conferenza del Consiglio di presidenza e del Comitato di coordinamento di Cittaslow International nella città polacca di Reszel

Nell’occasione il sindaco di Asolo Mauro Migliorini, nella sua veste di presidente di Cittaslow International, ha illustrato le buone pratiche del rapporto tra uomo e ambiente presentando l’esempio del boscAsolo, l’area naturalistica e didattica recentemente acquisita dal Comune grazie ad un accordo con la Fondazione Coin. 

“I sentieri di boscAsolo portano a conoscere luoghi di particolare interesse naturalistico e antichi saperi, legati ad un rapporto tra l’uomo e il bosco che dura da millenni – ha affermato Migliorini -. Passeggiando in boscAsolo si incontrano sorgenti, ruscelli, radure con ciliegi antichi, boschi di castagni e prati. 

La straordinaria varietà di ambienti offre con il passare delle stagioni sempre nuove visioni ed emozioni, raccontando storie di natura in continuo cambiamento. Ogni passeggiata è così un’esperienza fatta di colori, profumi e suoni sempre diversi. Percorrere questa collina significa stabilire un contatto privilegiato con la natura, i valori e un patrimonio di saperi ormai dimenticato.

In boscAsolo convivono piante spontanee e specie introdotte dall’uomo – ha continuato -. Si trovano alcune piante legate alla coltivazione di alberi da frutto, castagneto, ciliegi, viti e noccioli. Passeggiare liberamente in questi sentieri oggi permette di riconoscere quel straordinario legame che un tempo univa l’uomo alla natura. Il bosco ha rappresentato sempre una risorsa vitale per l’uomo che in esso ha trovato alberi da frutto, germogli e arbusti per alimentarsi, legno per costruire e riscaldarsi. 

La frequentazione del bosco ed il suo uso è durata secoli e si è interrotta dal secondo dopoguerra che ha visto l’abbandono di questi terreni. Il bosco è un presidio per la difesa del suolo, è una risorsa ecologica per la sua biodiversità, è un regolatore della qualità dell’aria e del clima, ed è una risorsa produttiva e turistico, ricreativa, formativa.

Dai boschi, direttamente o indirettamente, dipende molto della qualità della vita di oggi. BoscAsolo non è solo un luogo – ha sottolineato il sindaco -. È un’idea che rappresenta l’opportunità di comprendere come il bosco sia un patrimonio ambientale che va conosciuto, rispettato, valorizzato per una migliore qualità della vita.”

Da qui le principali caratteristiche dell’area boschiva: “È un’esperienza multisensoriale che vogliamo far vivere ai nostri giovani, alla comunità locale e ai turisti – spiega il primo cittadino -. È un laboratorio di ecopedagogia, di educazione ambientale fatta nell’ambiente e non nelle classiche aule scolastiche. È mappata con tabelloni esplicativi in italiano e inglese, numerose panche, indicazioni, tavole, installazioni interattive, aula didattica, casette per gli insetti. 

Un progetto, un atto concreto di salvaguardia del patrimonio ambientale, che ha visto la partecipazione del Comune, Museo Civico, Museo Naturalistico, privati, Facoltà di agraria, biologia e lettere delle Università di Padova, Genova, Alessandria, Venezia, botanici, agronomi. Si è reso possibile grazie ai contributi economici di privati e della Comunità Europea.

Un’idea un po’ folle, ma non abbiamo tante alternative per salvaguardare in nostro futuro, se non continuare a sensibilizzare i cittadini, perché sono loro che devono prendersi cura dell’ambiente: è un bene anche loro, non solo nostro – ha concluso Migliorini -. E ciò è possibile con atti concreti, dimostrando che è possibile, e boscAsolo ne è un esempio”.

(Foto: Comune di Asolo).
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