La Duerocche secondo Italo “Crono”, la leggenda dei cronometristi

Italo “Crono” accanto a un tabellone di gara della Duerocche

“Una Duerocche di cui essere soddisfatti!”: parola dell’81enne Italo Crono“, storico cronometrista di Crocetta del Montello.

Video di Andrea Berton

Anche quest’anno, Italo era davanti al Palapace a Cornuda per dare il suo contributo nell’evento podistico trevigiano che quest’anno ha visto oltre 3600 iscritti.

Ho cominciato 57 anni fa a fare il cronometrista – racconta Italo -. Noi della Federazione Italiana Cronometristi facciamo tutti gli sport, per esempio domani sarò al Rally della Marca. I primi anni della Duerocche facevamo tutto manualmente. Fortunatamente, da circa 4 anni ci sono i chip che vengono montati sul pettorale di gara. Il nostro compito è mettere fuori i tabelloni con i tempi che girano, così la gente vede i chilometraggi”.

Italo prende il caffè per i colleghi

“Da quando abbiamo introdotto i tabelloni – conclude -, gli organizzatori sono sempre stati contenti di vederli. Oggi siamo stati fortunatissimi con il tempo: anche se il terreno era fangoso, tutti gli atleti hanno migliorato il loro tempo. Quello della 51 km, per esempio, ha avuto un miglioramento di 15 minuti che sono tanti”.

Italo si dà da fare anche in altro modo, per esempio andando a prendere il caffè per i colleghi in uno dei chioschi che vendono cibi e bevande per rifocillare gli atleti.

La gara

La Duerocche si è sviluppata su sei diversi percorsi: da 6 a 51 km.

Gli appassionati di trail hanno potuto scegliere fra tre distanze: la 51 km con 2660 metri di dislivello positivo, la 35 km con 1800 metri di dislivello positivo e la 22 km con 960 metri di dislivello positivo.

In gara anche il vicesindaco Gallina, l’assessore Condio e la consigliere Corso

Non potevano mancare i due classici percorsi cross-country di 6 e 12 km, aperti a tutti, e la prova sui 15 km, con dislivello positivo di 720 metri, che si è svolta lungo il tragitto della Duerocche Storica, da Asolo a Cornuda.

Nella prova sui 51 km c’è stato anche il passaggio in cima alla Rocca monumentale di Asolo, momento particolarmente emozionante e spettacolare.

Grande partecipazione e molte opportunità di socializzazione alla Duerocche 2024

Storia della Duerocche

La Duerocche è nata nel 1972 su iniziativa di un gruppo di appassionati della corsa. Giunta quest’anno alla 53esima edizione, è una delle manifestazioni podistiche più longeve d’Italia.

Il nome deriva dai luoghi di partenza e d’arrivo che caratterizzavano il percorso originario: la Rocca monumentale di Asolo e il Santuario della Madonna della Rocca di Cornuda.

Un meteo variabile ma sostanzialmente asciutto ha caratterizzato la Duerocche 2024

Nelle stagioni più recenti, prima dell’emergenza sanitaria che ha determinato anche la cancellazione dell’edizione 2020, la Duerocche ha conosciuto una progressiva crescita di presenze, passando dai 1.700 partecipanti del 2006 ai 6.400 del 2018, record assoluto di partecipazione.

Oltre 50 mila gli atleti che hanno preso parte alla Duerocche dal 2006 ad oggi, a testimonianza di un evento ormai imperdibile per moltissimi appassionati provenienti da tutto il Nord Italia, e non solo.

Per quanto riguarda l’aspetto più strettamente sportivo, è il vicentino Simone Vigolo il re della Duerocche 2024. Il trentenne atleta di Schio – alla seconda partecipazione nella classica corsa trevigiana in ambiente naturale giunta alla 53^ edizione – si è imposto sui 51 km, con 2.660 metri di dislivello positivo, della prova “regina”. Ha chiuso in meno di 5 ore (4h44’02”), tempo di grande rilievo viste anche le difficoltà del percorso, bissando il successo ottenuto nell’edizione 2022 della Duerocche. Argento per Matthaeus Zoeggeler (Asv Telmekom Team, 4h45’23”), bronzo per Edoardo Rossano (4h55’52”). Quinto, appena sopra le 5 ore, il trevigiano Ivan Geronazzo (Scarpa Team), veterano della specialità (classe 1971), tre volte vincitore sul percorso lungo della Duerocche (l’ultima nel 2023). Alessandra Olivi (Black Warriors), veneziana di Briana di Noale, ha dominato la prova femminile, salendo per la prima volta sul gradino più alto del podio alla Duerocche. I distacchi raccontano di una gara con poca storia: Olivi ha chiuso in 5h55’53”, nono tempo assoluto, precedendo Federica Menti (Atl. Vicentina, 6h36’00”) e Ornella Bona (7h19’23”).

Un altro vicentino, Michele Meridio (Vicenza Marathon), si è imposto nella prova sui 35 km con dislivello positivo di 1800 metri. E’ arrivato sul traguardo di Cornuda in 2h59’46”, staccando Matthias Egger (Asv Telmekom Team) e Mauro Rasom (Us Dolomitica) che si sono giocati le piazze d’onore in volata (3h27’50” per entrambi). Ad una emozionata Rita Cafagna, barese trapiantata ad Agordo, il successo nella prova femminile in 4h31’28”: sul traguardo non ha trattenuto le lacrime. Alle sue spalle, un’accoppiata tutta di Marca, formata da Luisa Piva (Scarpe Bianche, 4h37’25”) e Sofia Moschi (La Butto in Vacca Asd, 4h39’44”).

La gara sui 22 km con 960 metri di dislivello positivo ha incoronato l’asolano Roberto Fregona (Atl. San Biagio, 1h43’31”), figlio d’arte, applaudito anche da papà Lucio, mito della Duerocche (innumerevoli le sue vittorie tra Cornuda e Asolo) ed ex fuoriclasse della corsa in montagna (iridato individuale nel 1995 a Edimburgo). Il giovane Fregona, salito di un gradino rispetto all’argento del 2023, è prevalso nel finale su Andrea Mason (Atl. Ponzano, 1h43’42”), specialista dell’attività su strada. Terzo Lorenzo Ciuti (Team Aldo Moro Paluzza Dynafit, 1h49’12”). La bellunese Giulia Pol è stata l’unica donna a scendere sotto le 2 ore (1h59’19”) sul percorso di 22 km. Alle sue spalle, Benedetta Polentes (Team Alpenplus, 2h06’56”) e Giulia Gemin (Asd Duerocche, 2h19’12”). 

Festa baciata da un sole tiepido anche nelle prove non agonistiche (6 e la 12 km) e nella Duerocche Storica sul classico percorso di 15 km da Asolo a Cornuda. Oltre 3.500 i partecipanti nell’insieme delle sei prove. “Alla Duerocche ho iniziato la mia carriera da atleta e ora mi sono ritrovato a organizzarla: è stata una grande emozione  – ha commentato Alberto Garbujo, neopresidente del rinnovato Comitato Duerocche -. E’ andato tutto per il meglio. I percorsi, nonostante la pioggia delle ultime ore, hanno tenuto. Spettacolare, poi, la cornice delle montagne innevate. E anche gli oltre 3.500 iscritti complessivi sono un ottimo risultato”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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