Maturità per merito: Andrea, di Asolo, anticipa il diploma in quarta ed esce col 100 per iscriversi al conservatorio un anno prima

Andrea D’Adamo ha compiuto diciott’anni tre mesi fa, ha concluso la quarta al liceo musicale Giorgione di Castelfranco e si è diplomato. Voto: cento.

Si chiama “maturità per merito”, consente di saltare a piedi pari la quinta superiore e non sono molti ad avervi accesso: i prerequisiti per anticipare l’esame di stato sono la media del sette in tutte le materie durante il secondo e il terzo anno di liceo e almeno un otto in ogni disciplina nel quarto e ultimo anno. Lo studente selezionato, inoltre, non deve mai aver cambiato percorso di studi.

La concentrazione richiesta è tale che ogni svista, ogni distrazione, ogni incomprensione della domanda durante un’interrogazione, ogni chiacchiera scambiata con i compagni di banco, può di colpo annullare l’opportunità di anticipare il salto nel dopo-liceo. Generalmente ci si prepara prima, perché studiare il programma di due anni scolastici in contemporanea crea confusione oltre a richiedere un sacco di tempo. 

Eppure qualcuno dei candidati ce la fa: qualcuno come Andrea, classe 2003, di Asolo, che ha la passione per la musica e che nella vita vuole studiare chitarra, ma che vorrebbe iscriversi alla facoltà di ingegneria meccanica, perché apprezza il settore del motociclismo sportivo e vorrebbe sapersi aggiustare da solo la moto.

Verso novembre dell’anno scorso, mia mamma – che si chiama Chiara – mi ha mostrato una circolare nella quale era descritta la possibilità di anticipare la maturità. All’inizio non ci ho fatto tanto caso: i miei genitori mi reputano in grado di scegliere da solo – racconta Andrea – ma poi ho pensato che poteva essere una bella sfida per me. Sono un tipo competitivo. Mi sono iscritto un po’ in ritardo, verso gennaio, e ho chiesto ai professori i programmi di quinta. Ho studiato tutto il giorno, in autonomia, dedicando 3 ore alla chitarra: qualche volta restavo sui libri anche fino all’una di notte”.

Andrea, che dalla quarta elementare in poi ha sempre studiato chitarra classica al Malipiero di Asolo, con l’insegnante Silvia Benetton, con Franco Saretta e Andrea Bolinelli, e da qualche anno fa lezioni anche con quella elettrica (il suo insegnante è Diego Cecchetto), ha voluto anticipare l’esame per una questione strategica: “Aver concluso in anticipo mi permette di avere un anno in cui dedicarmi unicamente al conservatorio, dove sono già stato ammesso, e valutare se poi riesco ad affiancarlo agli impegni universitari”.

Nel caso di Andrea il risultato, quei 100 centesimi in quinta “Alm” (in foto) assegnati a un ragazzo di quarta, da solo nella tabella, è stato il coronamento di un impegno durato ben più di un anno: “Sono abbastanza ambizioso – ammette – e mia sorella Marta mi dà sempre del matto”.

C’è chi potrebbe dire che studiare troppo “può anche far male”, in termini di mancata socializzazione e divertimento: “In questi due anni non sarei comunque potuto uscire con i miei amici, quindi quale momento migliore per chiudersi in casa a studiare?”.

(Foto: per gentile concessione di Andrea D’Adamo).
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