Caos al Brennero e nuovi divieti, Berton (Confindustria): “La soluzione è a Belluno”

Il passo del Brennero

“Il caos al Brennero è conclamato e la soluzione passa per Belluno: la politica, a tutti i livelli, deve prenderne atto. La creazione di un collegamento sostenibile tra Veneto ed Europa è una questione nazionale ed europea. Il futuro dell’export – e quindi del nostro manifatturiero e del Made in Italy – dipende anche da questo”.

A dirlo è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, nei giorni in cui si stanno moltiplicando i disagi ai valichi alpini, in particolare al Brennero con i nuovi divieti delle autorità di Innsbruck pronti a scattare domani venerdì.

“L’aumento del traffico che si è registrato nelle ultime settimane a Tarvisio e sulla viabilità di Friuli Venezia Giulia e Veneto orientale dimostra che nessuno può fermare l’economia e le esigenze reciproche di interscambio tra Italia e resto d’Europa. Per questo, i flussi vanno redistribuiti in chiave sostenibile su tutto l’arco alpino” afferma Berton.

“Nella scorsa primavera, lo stesso presidente della Regione Veneto Luca Zaia sollecitò sul tema il ministro Matteo Salvini, che, a sua volta, confermò come il “dossier” di uno sbocco a nord fosse sul tavolo dell’Esecutivo. Mi auguro che la questione – dopo la pausa estiva – ritorni all’ordine del giorno anche con il supporto della regione Friuli Venezia Giulia e del suo presidente Massimiliano Fedriga. C’è bisogno di un asse tra i territori produttivi di questo Paese”.

“Vedo con piacere che presto si apriranno i cantieri della Via del Mare e che si torna a parlare concretamente di Romea Commerciale tra Mestre e Cesena. C’è la consapevolezza che senza infrastrutture non vi è crescita. Lo sbocco a nord rientra in questa ottica e potrebbe rendere tutti questi collegamenti ancora più efficienti ed efficaci. Anche la Superstrada Pedemontana Veneta – ormai prossima al suo completamento – ne trarrebbe un enorme beneficio” rimarca Berton.

“È il momento di programmare seriamente il futuro di questi territori da qui ai prossimi decenni. Purtroppo, lo sbocco a nord è spesso stato visto come una tematica locale, terreno di diatribe ideologiche e fazioni. In realtà è una questione nazionale ed europea ineludibile per un Paese che è la seconda nazione manifatturiera d’Europa con il Nordest che fa da traino”.

Berton, in ultima battuta, ricorda come lo sbocco a nord sia stato ritenuto più volte prioritario da tutte le categorie economiche bellunesi e dai sindacati, riuniti nel Tavolo delle Infrastrutture promosso e coordinato dalla stessa Associazione tra gli Industriali.

“La prova che le forze vive di questo territorio sono pronte a fare la propria parte” conclude l’esponente di Confindustria.

(Foto: Wikipedia).
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