Reazioni all’omicidio di Fener. Gioia gelato: “Qui non ci sono mai stati problemi”. La comunità dominicana: “Ci sentiamo integrati”

Giulio De Faveri e il dipedente Manuel all’interno della gelateria Gioia gelato a Fener

In queste ore a Fener e nel Comune di Alano di Piave il pensiero di molte persone è rivolto ad Antonio Costa, il 53enne che ha perso la vita ieri sera nei pressi della stazione ferroviaria del paese.

L’uomo è stato trovato in fin di vita fuori dal bar che si trova accanto alla stazione, un locale gestito da cittadini di origine dominicana, dove sarebbe stato colpito mortalmente da un lama.

La vicenda è ancora tutta da chiarire e da questa notte gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita di Costa.

Alcuni residenti raccontano che ieri sera nel bar era in corso una festa, come avviene spesso in quel locale frequentato da tante persone che amano le musiche e i ritmi della Repubblica Dominicana.

Il luogo dell’omicidio

Il tragico episodio ha acceso un dibattito sull’integrazione in paese, ma c’è chi non accetta che si punti il dito indiscriminatamente contro la comunità dominicana.

Nella vicina gelateria “Gioia gelato” di via della Vittoria, il titolare Giulio De Faveri, che ha come dipendente proprio un ragazzo dominicano, racconta di non essersi mai sentito in pericolo in quella zona e di non percepire grossi problemi di integrazione.

“Anch’io frequento quel bar – racconta Manuel, il dipendente di origini domenicane della gelateria -, solo che ieri sera non ero presente alla festa.  Ogni fine settimana, il sabato sera, vengono organizzate delle feste a tema nel locale. Ieri sera mi avevano avvisato che era successo qualcosa e questa mattina, purtroppo, ho avuto la triste conferma”.

La comunità dominicana è ben rappresentata in questa zona del Basso Feltrino: un vero punto di riferimento è il ristorante-pizzeria “Da Frank” a Quero.

L’esterno della pizzeria Da Frank a Quero

Dentro la pizzeria non c’è tanta voglia di parlare di quello che è successo, ma nessuno si stupisce che in queste ore sul territorio ci si confronti sul tema dell’integrazione.

“Ieri sera tardi mi hanno avvisato dell’omicidio – spiega Frank, il titolare del locale di via Piave a Quero -, ma non avevo capito bene quello che era successo e non conosco i particolari della tragedia. Non so se la festa fosse stata organizzata da italiani o dominicani. Qui i cittadini della Repubblica Dominicana sono integrati”.

“Sono in Italia da 11 anni e da 7 anni lavoro qui – conclude -. In passato c’è stato qualche problema, ma nulla di così grave come quello che è successo ieri. Siamo molto dispiaciuti e spero che nessuno punti il dito su di noi. Noi rispettiamo la cultura e la legge del Paese che ci ha accolto”. 

All’interno e all’esterno della pizzeria c’è la bandiera della Repubblica Dominicana: un presidio identitario per tanti dominicani che vivono a migliaia di chilometri da casa loro.

Sono tante le storie di chi ha cercato fortuna nel nostro Paese: per molti l’esperienza in Italia è stata la svolta della vita mentre c’è chi, nonostante le grandi aspettative, nel Bel Paese non ha trovato quello che cercava.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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