La carne bellunese a Sanremo: apprezzatissimi pastin e cotechino

Se dici salsiccia, tutti sanno di cosa si tratta. E il pastin? A Sanremo c’è chi si improvvisa con pronunce strane, c’è chi sbaglia l’accento e chi pensa si tratti di un dolce tipico. Ma l’assaggio mette tutti d’accordo.

In questi giorni a Casa Sanremo, nel progetto di promozione messo in campo dalla Provincia con la collaborazione di Regione Veneto e Camera di Commercio, il territorio bellunese sta facendo mangiare giornalisti, vip e addetti ai lavori. E tra i protagonisti della cucina, magistralmente diretta dallo chef stellato Enzo De Pra, c’è il pastin di Valcarne, la pasta del salame servita in polpette e utilizzata anche per una lasagnetta con il radicchio che sta spopolando al ristorante delle Dolomiti Bellunesi nel Palafiori.

“Ci fa un enorme piacere, ma sapevamo già che il nostro prodotto è apprezzato, anche distante da Belluno – commenta Germano Bellumat, rappresentante della cooperativa Valcarne -. Il punto vendita al Bar Bianco di Busche raccoglie spesso ordini di famiglie che arrivano da fuori provincia, da lontano. Questo significa che siamo in grado di fare cose buone. Ed è un onore poterle servire anche in un contesto prestigioso come è Sanremo, nella settimana del Festival”.

Oltre al pastin spopola anche il cotechino, poco speziato e gradevolissimo al palato, servito con un’altra eccellenza del territorio, le verze sofegade. Diversi i giornalisti che in uscita da una delle sale stampa Rai presenti al Palafiori si sono diretti sulle invitanti fettine di cotechino.

“La genuinità che noi portiamo in tavola con i nostri prodotti è il valore aggiunto della provincia di Belluno – conclude Bellumat -. E deve andare a braccetto con la promozione del turismo”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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