La variante di Longarone è stata inserita in un elenco di opere di Anas per le quali a gennaio partiranno gli appalti. Sembra dunque essersi sbloccata la questione di un tratto stradale, lungo circa 11 chilometri, che alleggerirebbe il traffico che ora molto spesso risulta congestionato.
L’opera rientra nel pacchetto di infrastrutture “portato in dote” dalle Olimpiadi di Milano – Cortina 2026. Grande la soddisfazione del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia che ha sottolineato come l’inserimento tra le opere appaltabili nel 2023 sia “un significativo passo avanti verso le Olimpiadi invernali 2026 di Milano-Cortina perché la variante di Longarone è un nodo centrale dell’infrastrutturazione olimpica in Veneto”.
Soddisfazione anche da parte del sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin: “Questo è un grande risultato che ci permette di accelerare con tutta la procedura che è in mano al commissario Luigi Valerio Sant’Andrea. Entro il mese di febbraio verrà convocata la Conferenza dei servizi, poi si passerà al progetto esecutivo e poi all’appalto. Mi auguro che almeno un tratto della variante sia pronto per le Olimpiadi”.
La variante di Longarone doveva infatti costare inizialmente 280 milioni di euro, che sono lievitati a 392 a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime.
“Si tratta – fa notare Zaia – di quasi 400 milioni di investimenti per una struttura viaria che accoglierà, poco dopo l’uscita dall’A27, nel miglior modo possibile squadre, atleti, sportivi e turisti diretti a Cortina e provenienti dalla pianura via gomma. Un’opera che resterà in eredità dopo i Giochi, facilitando e rendendo più sicuro l’accesso alle nostre montagne”.
“Ringrazio per la determinazione nel portare avanti questi progetti d’investimento il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini – conclude Zaia -. In pieno spirito olimpico le istituzioni stanno facendo squadra e i risultati arrivano”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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