Il Giro d’Italia è alle porte e i sindaci dei tre Comuni coinvolti da arrivi e partenze delle due tappe previste per il 25 e il 26 maggio si sono attivati assieme ai loro comitati per garantire una serie di eventi che coinvolgano non soltanto gli appassionati del giro ma anche tutti gli altri. L’obiettivo è sempre quello di dare vivacità al territorio, sfruttando al massimo un evento di rilevanza internazionale, ma anche di renderlo bello agli occhi di tutti coloro che lo vedranno in televisione.
Così ieri, giovedì 20 aprile, i sindaci di Longarone, Roberto Padrin, in veste anche di presidente di Longarone, di Auronzo di Cadore, Dario Vecellio Galeno e di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, hanno annunciato alla stampa un ricco programma di eventi previsti prima e durante il giro, organizzati in collaborazione coi rispettivi assessorati e con il coordinamento del Consorzio DMO Dolomiti, con Michele Basso ed Elisa Calcamuggi, ma anche con le associazioni di categoria. Hanno lavorato ai progetti anche gli uffici della Provincia.
Per Longarone, l’attesa e gli eventi collaterali al Giro
Per quanto riguarda Longarone, l’evento verrà gestito e sviluppato dall’ente Longarone Fiere Dolomiti, con un comitato di tappa che si occuperà anche di dialogare con l’organizzazione del giro. Ne ha parlato Enrico de Bona: ci sarà spazio per vari tipi di laboratorio e attività, da “Giro di Maestria” per avvicinare i bambini al mondo dell’artigianato, del riciclo ma anche al digitale. Sarà poi presente il distretto dello sport system, con una presenza bilanciata tra startup e aziende corporate, così come le aziende di Longarone legate all’occhialeria.
La “Pedalata rosa” avrà luogo il 21 di maggio: le realtà attraverseranno il centro di Soverzene fino alla fiera di Longarone, mentre già la prossima settimana è in programma una conferenza della Gazzetta dello Sport a Ponte nelle Alpi, con dialoghi con vari protagonisti del Giro. Ma c’è spazio anche per presentazioni di libri, iniziative nelle scuole e a Soverzene una mostra di quadri. A proposito di esposizioni, il 25 sera avrà luogo l’inaugurazione di due mostre in museo a Cesiomaggiore. A Longarone sono previste anche due serate di festa: la Festa dello Sport avrà luogo il 18, sabato pomeriggio, con un incontro con campioni del calibro di Axel Bassani, Alex Feltrin e il Belluno Calcio di vent’anni fa. Il 20 maggio i locali rimarranno aperti alla sera. L’area dell’arrivo sarà predisposta a Longarone con il nome dello sponsor.
“All’arrivo riusciamo ad avere più tempo, alla partenza invece l’atmosfera sarà più agonistica. Il senso, comunque, è che bisogna cercare di sfruttare questa grande opportunità che ci dà la Regione Veneto. La Regione Veneto ci ha dato un grande vantaggio, che noi dobbiamo sfruttare al massimo” ha detto il sindaco Roberto Padrin.
Da Auronzo alle Tre Cime, gli eventi in rosa
Anche Auronzo di Cadore si prepara all’evento sportivo più importante della sua primavera, che toccherà con l’arrivo le maestose Tre Cime di Lavaredo. Un finale leggendario ma non scontato da valorizzare, visto il poco spazio a disposizione in quell’area. Per questo il Comune ha previsto di bloccare la strada alle Tre Cime a partire da giovedì: si potrà salire soltanto a piedi o in bicicletta. Gli eventi in paese sono diversi: “The Best of Cycling” al Museo Corte Metto, una mostra fotografica dedicata ai migliori scatti del giro, una “Notte Rosa” il 25 maggio e “Vetrine in Rosa”, un concorso per la vetrina più bella e originale.
“In occasione del decennale dall’arrivo di Tappa, conferiremo a Nibali la cittadinanza onoraria del Comune di Auronzo – ha detto il sindaco Galeno – Ci siamo focalizzati anche sulla parte più tecnica dell’organizzazione, con una difficoltà oggettiva dovuta anche all’imprevedibilità del meteo. Oggi, per esempio, ci troviamo con 70 centimetri di neve sulle Tre Cime”. Il Comune di Auronzo ha così siglato un accordo con Dolomitibus che consentirà di portare i visitatori a Misurina, raccogliendoli in vari punti del paese.
Val di Zoldo, balconi in rosa per la Carovana
Il sindaco della Val di Zoldo, De Pellegrin, ricorda ai cittadini quanto possano essere importanti per l’effettiva ricaduta del Giro sull’immagine del territorio: “Tutti i cittadini possono rendere questo giro speciale, anche solo mettendo un fiore fuori dal balcone. E poi abbiamo bisogno di volontari: tanto che abbiamo chiesto una mano anche all’Esercito per bloccare la strada”. L’obiettivo per Val di Zoldo, frastagliato su 32 frazioni, è valorizzare il passaggio della Carovana, ma anche creare iniziative che riuniscano la comunità.
Per questo, il programma prevede un concorso creativo a premi per realizzare nelle prossime settimane invenzioni artistiche e artigianali, una “Notte Rosa”, dove ci sarà spazio per un po’ di festa, e la presenza di un gruppo di gelatieri che proporranno il gelato di una volta, prodotto con le vecchie macchine.
Anche a Belluno avrà luogo un evento collaterale: “Belluno di Notte”, un’iniziativa nata durante la pandemia che viene particolarmente apprezzata dai bellunesi e che si svolgerà al sabato sera. L’impegno della DMO sarà anche quello di coordinare il racconto del territorio durante le telecroniche, riportando ai giornalisti sportivi le corrette informazioni sulle valli e sui paesi che centinaia di migliaia di telespettatori vedranno dall’alto. Lo sforzo economico è notevole e deriva dal Fondo Grandi Eventi, il presidente Padrin ha però dichiarato che una compartecipazione del privato potrebbe garantire una riuscita ancora migliore.
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