Pista da bob, il Cio: “Fondamentale il rispetto dei tempi”. Proteste contro il taglio degli alberi

Le proteste fuori da palazzo Grandi Stazioni

All’esterno la manifestazione di protesta contro la realizzazione della pista da bob, all’interno di palazzo Grandi Stazioni a Venezia la conferenza stampa a conclusione dei tre giorni trascorsi dal Cio in terra veneta. Osservato speciale il cantiere ampezzano che – tra le polemiche – è partito proprio qualche giorno fa con il taglio degli alberi, a proposito del quale il consigliere regionale Andrea Zanoni chiederà un accesso agli atti.

Una ventina i manifestanti

Palazzo Grandi stazioni è rimasto blindato fino al termine della conferenza stampa mentre all’esterno una ventina di persone hanno manifestato contro la realizzazione della pista da bob. Tra loro anche un gruppo di giovani ampezzani: “Siamo abituati al taglio degli alberi – hanno commentato – ma di solito avviene per il buon mantenimento del bosco e non per far spazio a un mostro di cemento“.

Kristin Kloster

Proprio della sostenibilità dell’edizione olimpica ha voluto parlare Kristin Kloster, presidente della commissione del CIO, ribadendo come “questi Giochi olimpici si svolgeranno per il 93% in siti già esistenti o temporanei. Non abbiamo mai raccomandato la costruzione di nuove sedi – ha aggiunto –, ma le autorità italiane desideravano la pista da bob e abbiamo rispettato la loro volontà”.

Giovanni Malagò

Fondamentale sarà comunque il rispetto dei tempi. Se è vero che ad oggi mancano 714 giorni alla cerimonia inaugurale, bisogna anche tenere conto che la nuova pista dovrà essere pronta molto prima, verso marzo 2025, per permettere i collaudi necessari a garantire la sicurezza degli atleti durante le gare. Per questo motivo la presidente ha sottolineato che il rispetto dei tempi è la cosa più importante: “Monitoreremo le scadenze e ogni giorno sarà fondamentale” ha concluso.

“Credo che rispetto a qualche mese fa abbiamo fatto diversi passi avanti – ha aggiunto Giovanni Malagò, presidente del Comitato Organizzatore Milano Cortina 2026 –. Noi siamo spettatori interessati di tutto quello che succede ma il nostro ruolo è quello organizzativo”.

Un momento della conferenza stampa

Nel caso in cui la pista da bob ampezzana non sia terminata nei tempi stabiliti, il “piano B” sarà sicuramente lo spostamento delle gare all’estero visto che anche i tempi del ripristino dell’opera Cesana – realizzata per le olimpiadi del 2006 e oggi in stato di abbandono – saranno sicuramente molto lunghi.

Giovanni Malagò

“Essere qui oggi a Venezia, la città più bella del mondo, con i rappresentanti della Commissione Olimpica Internazionale e con Fondazione Milano Cortina, testimonia il fatto che stiamo collaborando fianco a fianco affinché i Giochi olimpici e paralimpici del 2026 siano ricordati come un appuntamento d’assoluta eccellenza, capace di portare all’attenzione globale le eccellenze dei singoli territori – ha aggiunto il governatore del Veneto Luca Zaia -. Il lavoro di questi giorni ha ulteriormente cementato forti sinergie e connessioni, in vista di un appuntamento olimpico che lascerà una legacy sportiva unica. Voglio ringraziare tutti i membri della delegazione che in questi giorni hanno visitato e approfondito numerosi aspetti delle destinazioni di gara nel territorio del Veneto”.

(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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